Guerra Russia Ucraina – Il presidente Zelensky non chiude ai colloqui di pace, ma è dell’avviso che “il rischio che falliscano è alto”. Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov punta di nuovo il dito contro la Nato, che starebbe facendo di tutto per “per impedire il completamento dell’operazione speciale russa in Ucraina mediante accordi politici”. Intanto va avanti la resistenza ucraina nella fabbrica dell’Azovstal, dove è in corso un tentativo di evacuazione dei civili.
Guerra Russia Ucraina, Zelensky pronto ad incontrare Putin: Lavrov punta il dito contro la Nato
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha accusato gli Stati Uniti e i paesi della Nato di aver utilizzato l’Ucraina come “uno degli strumenti per contenere la Russia”. Secondo Lavrov, prima dell’invasione russa del 24 febbraio Washington e Alleanza atlantica stavano “costringendo Kiev a fare una falsa scelta: o con l’Occidente o con Mosca. Negli ultimi anni, gli Stati Uniti e i loro alleati non hanno fatto nulla per fermare il conflitto intra-ucraino… hanno ‘pompato’ il regime di Kiev con le armi, addestrato e armato l’esercito ucraino e i battaglioni nazionalisti, e in generale hanno portato avanti il sviluppo politico-militare del territorio dell’Ucraina. Hanno incoraggiato l’aggressivo corso anti-russo perseguito dalle autorità di Kiev”.
E ancora: “Stiamo assistendo alla manifestazione del classico doppio standard e dell’ipocrisia dell’establishment occidentale. Esprimendo pubblicamente sostegno al regime di Kiev, i paesi della Nato stanno facendo di tutto per impedire il completamento dell’operazione attraverso il raggiungimento di accordi politici”. A proposito dell’export Lavrov ha detto: “La Russia, in quanto attore responsabile del mercato globale intende continuare ad adempiere in modo equo ai propri obblighi in base a contratti internazionali in termini di consegne all’esportazione di beni agricoli, fertilizzanti, risorse energetiche e altri prodotti critici”.
“Gli Stati Uniti e i loro alleati non hanno fatto nulla per fermare il conflitto”
La Russia non si considera in guerra con la Nato, perché questo farebbe crescere i rischi di guerra nucleare, cosa che non può essere consentita. Lavrov l’ha rimarcato in un’intervista con la televisione al Arabiya. Secondo quanto riferito dall’Intelligence Militare Gb a causa dei falliti avanzamenti nel nord-est dell’Ucraina, la Russia è stata costretta a unire e ridistribuire le sue unità. Il morale delle truppe di Mosca è basso. Zelensky si dichiara pronto a vedere Putin “nonostante le atrocità commesse a Bucha, Mariupol e altrove”. Leggi anche l’articolo —> Missili in grado di colpire fino a 20mila km: ecco quali sono le “armi mai viste” di Putin