I semi di CBD possono essere caratterizzati da un contenuto ridotto di THC, anche se è raro che la concentrazione di questa sostanza possa scendere sotto lo 0.1%. Questo, comunque, non vuol dire che si tratti di semi illegali. In Europa sono autorizzati unicamente i prodotti con un contenuto di THC inferiore allo 0.2%. Per evitare di andare incontro a problemi con la legge, però, è indispensabile acquistare unicamente semi certificati. Nel caso in cui si effettui un acquisto su Internet, il sito web del venditore deve riportare i dati fiscali e quelli sanitari. Inoltre, è bene controllare le etichette dei prodotti, verificando che siano il più possibile dettagliate. Come si sarà capito, è auspicabile acquistare i semi di CBD unicamente presso rivenditori di fiducia, che agiscano con la massima trasparenza.
I prodotti di Cannabis Light Store
Cannabis Light Store, per esempio, è un ottimo shop online in cui è possibile trovare semi autofiorenti e molti altri prodotti correlati con la canapa leggera e legale. La rapidità delle spedizioni è uno dei punti di forza di questo e-commerce, davvero semplice da utilizzare e con un ricco catalogo di articoli, anche per gli animali domestici: l’olio di CBD, infatti, ha effetti benefici anche per cani e gatti. In caso di ordini effettuati entro le 11 del mattino, la spedizione è processata in giornata. La consegna viene garantita in tutta Italia, incluse le isole.
La certificazione per i semi di canapa
È importante che i semi di canapa per la produzione di CBD siano certificati: infatti, la certificazione delle sementi offre l’opportunità di controllare che la loro produzione sia avvenuta nel rispetto di tutti i requisiti normativi e soprattutto della tracciabilità. I migliori fornitori non sono disponibili a vendere prodotti non conformi alla legge o che violano decreti. Solo le aziende registrate sono affidabili per gli acquirenti: quelle, cioè, che fanno svolgere analisi genetiche da laboratori indipendenti e che prevedono il passaporto fitosanitario, con l’esecuzione dei test di germinazione che viene affidata a società esterne, secondo uno specifico protocollo di raccolta dei campioni.
Quali aspetti considerare per la scelta dei semi di CBD
A questo punto, viene da chiedersi quali siano i fattori da prendere in esame in vista della scelta dei semi di CBD migliori. Ebbene, gli aspetti che meritano di essere considerati sono molteplici, a partire dalla struttura della pianta dal punto di vista genetico, passando per il ciclo della luce, fino ad arrivare al genere di coltura. A proposito di questo parametro, occorre sapere che il DNA dei chicchi è al 100% unico, ed è quello che conferisce loro la specifica peculiarità che li contraddistingue. Così, ci sono semi più adatti a una piantagione al chiuso, in un posto al riparo dalle intemperie, in vaso, a luce forzata o in idroponico; e altri che, invece, vantano un livello di resistenza più elevato e sono più forti, al punto che possono essere coltivati senza problemi all’aperto, senza temere i raggi del sole o le forti piogge.
Perché il ciclo della luce è importante
Per quanto concerne il ciclo della luce, esso è direttamente correlato con le pratiche di crescita. In commercio ci si può imbattere nei semi femminilizzati, che sono molto comuni e che fioriscono in seguito all’alterazione della quantità di ore di luce. In alternativa, si può optare per i semi auto fiorenti, che non richiedono una notevole luminosità. Nel giro di tre mesi al massimo tutto sarà pronto, e non ci sarà bisogno di spendere soldi per le lampade che simulano la luce del sole. Non solo: un altro vantaggio è rappresentato dalla possibilità di ottenere un raccolto anche in periodi dell’anno che non sono ritenuti adatti.
Come approcciarsi alla coltivazione
Se si ha in mente di coltivare i semi e di farli germogliare, è indispensabile prestare attenzione all’aria, che deve essere in movimento e fresca: in questo modo è possibile limitare la formazione di muffe o il proliferare di parassiti, garantendo uno sviluppo adeguato della semente. È importante, poi, che la pianta non venga fatta crescere in un contesto troppo secco. Se ci si dovesse ritrovare alle prese con la mosca bianca, che è uno dei parassiti più frequenti, la si può combattere con l’aceto o con il sapone per i piatti. Tornando agli accorgimenti necessari per la coltivazione, l’esposizione ai raggi del sole deve durare più o meno 12 ore. In caso di necessità, si possono comprare le lampade che servono a simulare la luce del sole, ma è chiaro che in questo caso i consumi di elettricità sono destinati a crescere. infine, la terra deve essere ben arieggiata e contenere azoto in percentuali adeguate; ovviamente c’è bisogno di fertilizzanti ad hoc. Il consiglio è comunque di leggere con cura le istruzioni riportate sulle confezioni.