11 luglio 2021: si gioca questa sera la finale del campionato Euro2020 Italia-Inghilterra. L’Italia e l’Inghilterra si sfidano per la vittoria a Wembley, dove migliaia di italiani tiferanno gli Azzurri dagli spalti. In Italia, i ritrovamenti nelle piazze sono stati scoraggiati con l’assenza di maxi-schermi per la proiezione della partita. Ma l’attenzione rimane alta: l’obiettivo è evitare che si ripetano le scene viste per i festeggiamenti della vittoria della semifinale contro la Spagna.
Pericolo assembramenti
Le scene viste durante i festeggiamenti dopo Italia – Spagna “sono qualcosa di micidiale”, ha detto il virologo Fabrizio Pregliasco, docente alla Statale di Milano, a Sky. Quelli dei tifosi sono stati, per l’esperto, comportamenti “pericolosi”, un modo per “abbassare la guardia e rendere più facile la vita a questo virus”. Si è trattato, in sostanza di “un rischio non calcolato”. Il virologo aveva anche suggerito, nell’ottica della finale, di allestire nelle piazze degli eventi regolamentati, per promuovere forme di festeggiamento meno pericolose. Tra le possibilità di cui tenere conto, ad esempio, piazze con ingressi contingentati e utilizzo del Green Pass.
Finale Euro2020 Italia-Inghilterra
Ma nessuna città italiana ha adottato una politica simile. I maxi-schermi nelle piazze sono vietati praticamente ovunque, per non incoraggiare i tifosi a radunarsi creando assembramenti. Inutile dirlo, lo scenario peggiore per il rispetto delle norme anti-Covid si teme nel caso in cui gli Azzurri dovessero vincere. Eccezione a Roma, dove sono allestite due “Fan zone”, al Football Village di Piazza del Popolo e ai Fori Imperiali, che richiedono la prenotazione e funzioneranno secondo le norme già adottate per tutte le altre partite dell’Italia.
Ad eccezione di questi eventi organizzati a Roma, Italia-Inghilterra non sarà visibile sui maxi-schermi in piazza causa Covid praticamente da nessuna parte. A Milano il sindaco Giuseppe Sala ha confermato che “per prudenza” non verranno allestiti maxi-schermi e si disporranno norme per controllare l’eventuale festa in caso di vittoria, con la gente che in quel caso si riverserebbe certamente in Piazza Duomo, come era già successo un paio di mesi fa per lo scudetto dell’Inter.
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La finale nelle città italiane
A Torino, il sindaco Chiara Appendino ha detto chiaramente che “la pandemia non ci permette aggregazioni”. Stessa storia a Napoli. Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, ha voluto ricordare che “c’è in gioco la nostra salute”, annunciando a sua volta misure rigide per evitare qualsiasi tipo di assembramenti. A Bologna un’ordinanza vieta la vendita di bevande d’asporto, alcoliche e non, inoltre sarà anche vietato far scoppiare petardi e mortaretti, tutto con l’obiettivo di contenere le feste in caso di vittoria. Provvedimenti molto simili anche a Venezia, dove il sindaco Luigi Brugnaro ha parlato della necessità di “salvagruardare la sicurezza”. La città più tollerante sembra essere Firenze: qui non ci sarà nessun maxi-schermo, ma non l’amministrazione comunale non ha fissato divieti.
La mascherina
La raccomandazione resta quella di usare la mascherina quando ci si ritrova in mezzo a un gruppo numeroso di persone, soprattutto se sconosciute. “Tifiamo Italia, ma la mascherina va usata anche all’aperto in presenza di assembramenti”, ha ricordato il ministro della Salute Roberto Speranza. >> Tutte le news di UrbanPost