La transizione digitale era già in corso per i grandi marchi di moda e il trend si stava rafforzando nel tempo. Da qualche anno ci eravamo già abituati a seguire le sfilate della Fashion Week in diretta dai social network attraverso gli influencer. I più grandi marchi offrivano negozi online ed esperienze digitali rivoluzionarie; tuttavia, negli ultimi due anni qualcosa è cambiato: le sfilate nascono per essere digitali.
La pandemia di Covid-19 ha accelerato la digitalizzazione del settore, ma le sfilate hanno un futuro sostenibile nel mondo virtuale a lungo raggio? Il colosso della moda Shein sembra rispondere positivamente.
Che forma virtuale assumono le sfilate di moda?
La Fashion Week quest’anno si svolge virtualmente, in rete. È stato creato uno spazio online simile a una piattaforma, dove le case di moda possono esporre il loro universo creativo inviando contenuti multimediali. Possono esibire la loro sfilata dal vivo o registrarla, alcuni hanno anche offerto clip, montaggi video o cortometraggi.
Tra questi spicca senza dubbio l’intento dall’alto potere body positive di Shein, con la sfilata #SHEINFORALL PRIMAVERA ESTATE 22’. Il concetto alla base dello spettacolo è celebrare l’inclusività e la diversità del corpo. La sfilata, che si è tenuta a Los Angeles, è fruibile tramite l’app gratuita di SHEIN e YouTube, Twitter, Instagram e Facebook ufficiali di SHEIN, in ogni parte del mondo.
In questa sfilata sono stati presentati i 5 temi capisaldi del concetto di inclusività, e questo apre un nuovo scenario anche sul capitolo creatività. Il digitale ha un impatto diretto sul lavoro degli stilisti. I designer hanno dovuto pensare a nuovi tagli, colori e presentazioni per aumentare l’impatto visivo delle collezioni, presentate in digitale. Anche le sfilate di moda virtuali hanno rivoluzionato il loro modo di lavorare, con i designer che hanno dovuto ripensare completamente il formato di presentazione della loro collezione.
Il virtuale non ha impedito agli stilisti di esprimersi, anzi. Un campo completamente nuovo di scoperte e possibilità si apre loro, sono stati in grado di offrire creazioni ognuna più magica dell’altra. Mondo immaginario, colori, storia del marchio, eccellenza produttiva, tutti i codici del lusso sono presenti nel processo digitale delle nuove sfilate.
Sfilate virtuali: futuro della professione?
I professionisti della moda stanno già lavorando allo sviluppo di sfilate che uniscono faccia a faccia e virtuale. Questa è una nicchia da sfruttare e la formazione sulle tecniche di utilizzo del digitale nel mondo della moda è più che giudiziosa.
Infatti, l’organizzazione di una sfilata dal vivo coinvolge un gran numero di professioni diverse: event manager, community manager e, naturalmente, designer e artigiani. Il secondo aspetto emergente di una sfilata, l’aspetto virtuale dell’evento, richiederà ai professionisti digitali di lavorare nel mondo della moda. Così, editori, tecnici del suono, fotografi, ma anche fashion manager, product manager, addetti stampa e influencer saranno chiamati a dare vita alle sfilate virtuali delle maison.
Il coordinamento di sfilate virtuali e faccia a faccia è già all’ordine del giorno per i team di organizzazione, comunicazione e gestione delle maison.