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Maria De Filippi, Coronavirus: «Ci sto già pensando, molte cose nei miei programmi cambieranno»

03/04/2020 12:44 - Aggiornamento 03/04/2020 12:51

Renato Franco de ‘Il Corriere della sera’ ha intervistato la regina degli ascolti di Canale 5 Maria De Filippi. La conduttrice, al timone di programmi di successo come ‘Amici’, di cui andrà in onda la finale oggi, venerdì 3 aprile 2020, ha espresso la sua amarezza per la mancanza di pubblico e ospiti. Una situazione surreale, quanto inaspettata. La strada per il ritorno alla normalità è ancora lunga, anche Maria De Filippi lo sa bene, ed è per questo che sta cominciando seriamente a ‘rivoluzionare’ i suoi format collaudati. La contrazione degli investimenti pubblicitari incideranno notevolmente sul budget, non è solo un discorso di abitudini: «Ci sarà per forza una ripercussione, non è pensabile diversamente… E anche i ragionamenti sui programmi vanno cambiati, magari dovremo abituarci a una riduzione del pubblico, abbiamo visto che si può fare per necessità tv anche senza ospiti, ci dovremo adattare perché non sappiamo quanto durerà e gli investimenti saranno necessariamente ridimensionati!», ha spiegato la conduttrice.

Maria De Filippi

Maria De Filippi, Coronavirus: «La tv, la tv che faccio io, ha sempre rispecchiato la realtà e dunque dovremo rimodularci»

Tra le righe si percepiscono l’ansia e i timori di Maria De Filippi«La tv, la tv che faccio io, ha sempre rispecchiato la realtà e dunque dovremo rimodularci. Bisognerà dare più importanza alle parole e meno ai comportamenti e quello che diremo dovrà corrispondere ai sentimenti che manifestiamo. La busta di ‘C’è posta’ che si toglie e l’abbraccio si potranno ancora fare? Ora non lo so. Ma so che la tv deve corrispondere a quello che succede fuori, questo è il momento che viviamo e di conseguenza va pensato tutto diversamente». L’assenza del pubblico ad ‘Amici’ le ha pesato molto: «È tutto strano, particolare, ti sembra di fare una perenne prova, l’unica differenza quando inizia la puntata è che sei truccata. Ma penso che queste dirette sospese nel tempo abbiano portato in tutti una dimensione più vera, autentica. I ragazzi non hanno percepito quanto a casa possono piacere o non piacere; non avevano il feedback delle reazioni del pubblico; quando cantano, quando discutono con la giuria, non hanno nessun applauso o segni di dissenso. E nel silenzio diventa tutto più drammatico. Erano più nudi e mi guardavano con un punto interrogativo: vado bene o fuori da qui non interessa a nessuno quello che stiamo facendo?».

Maria De Filippi

Le lacrime ad ‘Amici’: «La storia di Jacopo mi ha emozionato, lui è l’ultimo dei romantici»

Proprio al talent l’abbiamo vista piangere, un fatto che non accade spesso: «La storia di Jacopo mi ha emozionato, lui è l’ultimo dei romantici, era scisso: ci teneva tanto a proseguire, ma soffriva la distanza con la sua fidanzata. Questa atmosfera rarefatta mi ha reso sicuramente più sensibile: il pubblico ti condiziona, ti aiuta a trattenere le emozioni, mentre nel silenzio riesci a lasciarti andare alle emozioni», ha ammesso la conduttrice, che ha speso poi qualche parola su Alessandra Celentano, volto storico di ‘Amici’«In generale comunque io non ho mai condotto guardando solo dentro la telecamera, non è nelle mie corde. Le discussioni tra me e lei non sono una novità, sia in onda sia dietro le quinte, e il suo incoraggiare Javier a lasciare il programma è stato sbagliato. Penso che a volte Alessandra sia troppo “egoriferita”, non guarda la situazione nel dire le cose: le voglio bene, ma questo aspetto non mi piace».

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Maria De Filippi e la quarantena con Costanzo: «Prendiamo tutte le precauzioni. A cena allo stesso tavolo, ma lontani»

Sul finale Maria De Filippi ha parlato a ‘Il Corriere della sera’ della sua vita privata. Il Coronavirus, entrato prepotentemente nella quotidianità di ognuno, si è mostrato nemico soprattutto delle persone più in là con gli anni: «Io e Maurizio Costanzo prendiamo tutte le precauzioni. Al lavoro siamo tutti con le mascherine e manteniamo le distanze, viviamo una quarantena collettiva. A casa è tutto disinfettato con l’alcol, le scarpe rimangono sul pianerottolo, all’ingresso c’è l’amuchina, per la cena si sta nello stesso tavolo ma lontani. A tutti noi è venuta a mancare la normalità, che adesso capiamo essere la cosa più importante del mondo: la tua vita normale — per quanto a volte la ritenevi banale — è invece essa stessa la vita più vera».

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