La visita di Mario Draghi a Genova è stata caratterizzata anche da un episodio poco piacevole. Come riporta «Il Secolo XIX» davanti a palazzo San Giorgio, prima tappa del tour del presidente del consiglio, un uomo di 36 anni, originario della Lombardia ma residente a Sanremo, si è lasciato andare a frasi ingiuriose rivolte all’ex numero uno della Bce. «Assassino! Sei un assassino!», avrebbe urlato, assieme ad altre parole definite dal quotidiano “irripetibili”.
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Genova, insulti ma non solo al premier Draghi: denunciato 36enne di Sanremo
Non soltanto insulti, il 36enne avrebbe anche tirato il panino che stava mangiando contro il corteo di auto che accompagnavano il premier Draghi e sarebbe riuscito a colpire una delle macchine. A bloccarlo gli agenti della Digos, che lo hanno condotto nei loro uffici per l’identificazione. L’uomo è stato rilasciato con un foglio di via: in sostanza non potrà tornare a Genova per i prossimi tre anni.
Sempre «Il Secolo XIX» fa sapere che il 36enne lombardo è stato denunciato per vilipendio della Repubblica e delle istituzioni. Alcuni cartelli colorati contro il trasferimento dei depositi chimici al porto di Genova Sampierdarena sono stati invece rimossi e sequestrati dalla Digos poco prima del passaggio del premier Draghi a Genova. A scrivere quegli striscioni erano stati proprio le maestre e i genitori del comitato solidale della scuola d’infanzia Firpo e colorati dagli stessi bambini. “Signor Draghi, a Sampierdarena c’è il mondo, investi nel nostro futuro” e “Vogliamo respirare i colori, non i vostri veleni” le scritte di alcuni dei cartelli.
Non è la prima volta per l’economista
Lo scorso gennaio il premier Mario Draghi era stato ancora una volta il bersaglio principale, preso di mira dai manifestanti no vax nelle città di Roma e Milano. In quella occasione non erano mancati attacchi anche al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, definito da quanti hanno manifestato nella capitale come «la vergogna del nostro Paese». Leggi anche l’articolo —> Stato di emergenza, cosa cambia senza proroga: come l’Italia tornerà alla normalità