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Marò, la Corte Suprema indiana accetta il risarcimento di un milione dall’Italia: si chiude il caso

15/06/2021 10:56

15 giugno 2021 – India, il caso Marò è ufficialmente chiuso. La Corte Suprema di Nuova Delhi ha archiviato le cause contro i due marò italiani, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, accusati di aver ucciso due pescatori, scambiati per pirati, nel 2012. Roma e Delhi hanno trovato l’accordo su un risarcimento di 100 milioni di rupie, ovvero all’incirca 1,1 milioni di euro.

marò india

Si chiude dopo 9 anni il caso marò

I media indiani hanno diffuso la notizia dell’accordo trovato tra la Corte Suprema indiana e Roma. Salvatore Girone e Massimiliano Latorre erano stati accusati di aver sparato ed ucciso due pescatori indiani al largo della costa del Kerala. Nove anni dopo, i due fucilieri sono totalmente scagionati e il caso è ufficialmente chiuso.

La sparatoria

Sono infatti passati quasi 10 anni dall’apertura del caso, quando Latorre e Girone erano di scorta alla nave Enrica Lexie e aprirono il fuoco contro un peschereccio, il St. Antony, che era stato scambiato per una nave dei pirati. Due pescatori, Ajeesh Pink e Valentine Jelastine, rimasero uccisi. Le autorità indiane arrestarono immediatamente i due italiani e li trattennero a lungo in India. Anche quando i due riuscirono ad ottenere il rimpatrio in Italia, continuarono comunque a rimanere sotto accusa da parte delle autorità indiane. Nel luglio 2020, poi, il Tribunale arbitrale internazionale stabilì che i marò dovessero essere processati in Italia, visto che all’epoca dei fatti i due fucilieri godevano di immunità funzionale.

Il risarcimento di 1,1 milioni di euro

Nell’aprile 2021, l’accordo tra Roma e Nuova Delhi è stato trovato per un risarcimento, da parte dello Stato italiano al ministero degli Esteri di Delhi, di 100 milioni di rupie, circa 1,1 milioni di euro. Ad accettare il risarcimento, i proprietari dell’imbarcazione, il governo indiano, lo stato del Kerala e gli eredi dei due pescatori uccisi. 40 milioni di rupie spettano a ciascuna delle famiglie delle vittime. I restanti 20 milioni andranno a Freddy Bosco, il proprietario del peschereccio St.Antony che rimase coinvolto nella sparatoria.

In una nota della Corte, riportata dai media locali, si legge: “Siamo soddisfatti che il pagamento ex gratia già presentato possa essere considerato un importo ragionevole di compensazione e interesse degli eredi. Riteniamo che sia adatto a chiudere tutti i procedimenti in India, compresi i procedimenti penali”. >> Tutte le news di UrbanPost