Nuova ordinanza di Speranza sulle mascherine all’aperto e al chiuso, cosa dice? Addio ai dispositivi anti Covid all’aperto dall’11 febbraio, ma con l’obbligo di tenerle sempre in tasca in caso di possibili assembramenti. Tra le altre novità gli stadi pieni al 75% da marzo e la riapertura delle discoteche. Un leggero allentamento delle misure reso possibile dalla curva dell’epidemia in calo e dalla riduzione del numero dei ricoveri dei bambini. Per quanto riguarda le mascherine resta però l’obbligo di indossarle al chiuso. Una misura questa che secondo il sottosegretario Costa potremmo abbandonare soltanto ad aprile 2022.
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Mascherina all’aperto e al chiuso: cosa cambia con la nuova ordinanza di Speranza
Obbligo di mascherine all’aperto fino all’11 febbraio, indipendentemente dalla colorazione della regione. Bisognerà però tenerla sempre in tasca nell’eventualità di assembramenti. Al chiuso invece non se ne potrà fare a meno. Nell’ordinanza del ministro della Salute si legge che “fino al 31 marzo 2022 è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private”. Il provvedimento specifica inoltre che l’obbligo “non sussiste quando, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantito in modo continuativo l’isolamento da persone non conviventi. Sono fatti salvi, in ogni caso, i protocolli e le linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché le linee guida per il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici o aperti al pubblico”. Durante l’attività sportiva non è obbligatorio indossare le mascherine di protezione anti-Covid. La decisione del ministro Speranza è in linea con le indicazioni del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), per il quale “in ambienti all’aperto in cui il distanziamento non è possibile, va considerato l’utilizzo di mascherine per il viso”.
De Luca frena: «Come al solito in Campania saremo più prudenti». Le novità sulla capienza negli stadi
La scelta del governo però non convince tutti. Chi frena è ancora una volta il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che si è detto intenzionato a mantenere l’obbligo di mascherine anche all’aperto. «In Campania saremo come al solito più prudenti che nel resto d’Italia e credo sia ragionevole avere qualche settimana in più di obbligo della mascherina», le parole del governatore. Fiducioso invece il sottosegretario alla Salute Andrea Costa: «Ora siamo all’inizio di una nuova fase. Con la solita gradualità si allenteranno le altre misure come le mascherine al chiuso e il Green pass». Novità importanti anche per gli stadi, nei quali il primo marzo la capienza sale al 75% per le strutture all’aperto e al 60% per quelle al chiuso, come annunciato dal ministro della Salute e dalla sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali. Se le cose dovessero procedere bene si potrà portare la capienza anche al 100%. Leggi anche l’articolo —> Covid oggi 1.376 in terapia intensiva (-47), 415 morti e 101.854 nuovi casi