Il nuovo presidente della Conferenza Episcopale Italiana è il cardinale Matteo Zuppi arcivescovo di Bologna. Lo ha scelto Papa Francesco. Nella terna proposta stamani, martedì 24 maggio 2022, dai vescovi, c’erano anche il cardinale Paolo Lojudice arcivescovo di Siena e l’arcivescovo di Acireale Antonino Raspanti. Zuppi subentra al cardinale Gualtiero Bassetti. Ripercorriamo la sua vita, gli incarichi avuti nel tempo: ecco cosa sappiamo di lui.
Matteo Zuppi, nuovo presidente Cei: chi è il cardinale scelto da Papa Francesco
Il cardinale Matteo Zuppi, da quando è divenuto arcivescovo a Bologna nel 2015, si è sempre fatto amare per la capacità di tenere unite le varie anime della Chiesa, da quella più vicina a papa Bergoglio a quella più conservatrice. Ed è tra l’altro questo suo punto di forza ad aver spinto i vescovi a votarlo oggi. Zuppi ha 66 anni e si è formato a Roma. Quinto di sei figli, ha studiato al liceo Virgilio dove ha conosciuto Andrea Riccardi, il fondatore di Sant’Egidio. Ha cominciato da subito a frequentare la Comunità prendendosi cura dei più bisognosi. Dopo una laurea in Lettere e Filosofia all’Università La Sapienza, con una tesi in Storia del cristianesimo, è entrato nel seminario a Palestrina. Alla Pontificia Università Lateranense ha ottenuto il baccellierato in teologia.
Il trasferimento a Bologna nel 2015
È stato ordinato prete il 9 maggio 1981 e subito dopo è stato nominato vicario del parroco della Basilica romana di Santa Maria in Trastevere, monsignor Vincenzo Paglia, succedendogli nel 2000. Dal 1983 al 2012 è rettore della chiesa di Santa Croce alla Lungara. Dal 2005 al 2010 è stato parroco a Trastevere e assistente ecclesiastico della Comunità di Sant’Egidio. Dal 2010 ha guidato la parrocchia dei Santi Simone e Giuda Taddeo a Torre Angela, nella periferia della città. Nel 2011 è diventato prefetto della diciassettesima prefettura di Roma. Il 31 gennaio 2012 Benedetto XVI lo ha nominato vescovo titolare di Villanova e ausiliare di Roma. Nel 2015 il trasferimento a Bologna per volontà di Papa Francesco. Lì come scrive «Repubblica» Zuppi ha saputo «interpretare al meglio quella Chiesa dei poveri che ebbe in don Paolino Serra Zanetti, in padre Marella e nelle Case della carità una sua espressione». Leggi anche l’articolo —> Alberto Stasi: «Sono innocente, alla sera quando mi corico non ho nulla da rimproverarmi»