Giovani medici specializzandi si sono riuniti in piazza a Montecitorio per protestare contro i tagli al sistema sanitario. “Avete devastato la sanità, vergogna” urlano i giovani medici ai rappresentati di Lega e Forza Italia, scesi anche loro in piazza per rispondere alle proteste. In questo momento in cui l’emergenza coronavirus ha finalmente dato una piccola pausa al paese, giovani medici decidono di scendere in campo e battersi per migliorare il sistema sanitario. Il Covid-19 ha messo in luce gli enormi tagli e i danni che sono stati fatti alla sanità pubblica. Non si può più rimandare, è tempo di reagire.
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Specializzandi in piazza
“E’ diventata una passerella politica, tutti vogliono dire la loro. Sono stati in parlamento per anni e anni eppure hanno fatto solo tagli su tagli. Nessun investimento sulla sanità”, commenta una specializzanda. Tutti in piazza a chiedere di “eliminare l’imbuto formativo che vede 6000 medici specializzati e dunque medici a tutti gli effetti senza prospettiva”. Un altro ragazzo spiega come questa situazione costringa giovani medici a vivere nel precariato o a trasferirsi all’estero dove le opportunità sembra migliori.
Al sit-in molti i politici presenti e quando rappresentanti del centrodestra hanno preso la parola è partita la contestazione. “Vergogna, avete devastato la sanità, siete voi i responsabili, vergogna”, urlano i giovani medici durante l’intervento di Mariastella Gelmini. E quando prende la parola il deputato della Lega, Luca Toccalini, le contestazioni continuano “sono morti 160 medici, non avete la coerenza per parlare, lasciateci la piazza”.
Confronto con Lega e Forza Italia
“Siamo qui per parlare non credo ci sia bisogno di dare sceneggiate” replica il deputato leghista. Alla fine del suo intervento dedica del tempo a un confronto con i medici. Uno dei punti cardini diventa il sistema sanitario lombardo: “che avrà anche gli ospedali più fighi ma se non hai soldi non puoi curarti”. A Toccalini vengono anche riportate le parole di Giancarlo Giorgetti sui medici di base “sono tra quelli che sono morti in maggior numero, lei lo sa questo?”.
La manifestazione si è svolta con mascherine e rispettando le distanze di sicurezza. Un momento di confronto, ma i medici specializzandi non aveva nessuna voglia di ascoltare le parole vuote dei politici. >>Tutte le notizie di UrbanPost