Il governo guidato da Giuseppe Conte sta studiando la possibilità di prevedere un bonus da 200 euro per l’acquisto di monopattini elettrici, di hoverboard e di bici elettriche: ad annunciarlo è stato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli. In effetti, nei prossimi mesi in cui l’emergenza sanitaria sarà tutt’altro che risolta l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici avverrà con modalità differenti rispetto al passato: ecco perché è facile prevedere il boom di monopattini elettrici nella fase due.
Lo scopo del bonus
Il bonus che verrà messo a disposizione dal governo avrà l’obiettivo di agevolare l’impiego delle biciclette e dei monopattini e, al tempo stesso, di limitare la crescita del traffico veicolare, che potrebbe determinare non solo la congestione delle strade ma soprattutto un incremento del livello di inquinamento. Ebbene, a livello ministeriale è stata trovata un’alternativa nella promozione dei mezzi di trasporto sostenibili e innovativi, a favore della mobilità alternativa; in questo scenario, un ruolo di primo piano sarà anche quello ricoperto dalla diffusione della micromobilità elettrica. Tuttavia, l’annuncio del provvedimento e delle modalità con cui verrà messo in atto ha già fatto storcere il naso a più di qualcuno: se le indiscrezioni del momento dovessero essere confermate, infatti, la misura coinvolgerebbe unicamente i residenti nelle città metropolitane e coloro che vivono nelle aree urbane con oltre 60mila abitanti.
Che cosa potrebbe cambiare nei prossimi mesi
Sono numerose le misure che si stanno valutando per rendere la circolazione più snella e per incrementare la sicurezza. Il bonus, più propriamente denominato Buono mobilità alternativa, avrebbe un valore di 200 euro e potrebbe essere utilizzato per i servizi di mobilità condivisa a uso individuale e per l’acquisto di numerose tipologie di mezzi: non solo le bici, incluse quelle elettriche, ma anche i monopattini, gli hoverboard e i segway, che rientrano nella categoria dei veicoli per la mobilità personale a propulsione in prevalenza elettrica.
Come ci si potrà spostare
Nel codice della strada, inoltre, potrebbe essere introdotta la definizione di bike lane: si tratterebbe, in sostanza, di una corsia destinata in modo prioritario alla circolazione delle bici, dove potrebbero trovare spazio anche i tricicli, i motocicli e i ciclomotori, cioè i veicoli a motore con non più di tre ruote. Il traguardo che si vorrebbe raggiungere è quello di una circolazione più snella foriera di un livello di sicurezza più elevato.
Che differenza c’è tra le bici e i monopattini elettrici
Vale la pena di mettere in evidenza, a questo punto, che secondo una norma entrata in vigore da pochi mesi non ci sono differenze tra la circolazione delle bici e quella dei monopattini elettrici, a condizione che questi ultimi non superino i 20 chilometri orari come limite di velocità. La norma è operativa dal 1° gennaio del 2020, ed equipara i monopattini elettrici ai velocipedi. In passato a causa del decreto Toninelli i mezzi di micromobilità erano penalizzati anche perché erano le singole amministrazioni comunali a decidere come applicare le norme. Allo stato attuale, invece, la situazione è molto più semplice: per chi usa un monopattino sono valide le stesse regole previste per i ciclisti, fermo restando che il limite di potenza è di 500 watt.
La circolazione di bici e monopattini
Le biciclette non possono essere utilizzate sui marciapiedi, sulle superstrade, sulle strade a scorrimento veloce e sulle autostrade; possono circolare, invece, sulle strade statali, sulle strade provinciali, sulle strade comunali e, ovviamente, sulle piste ciclabili. La nuova legge fa riferimento unicamente ai monopattini elettrici, mentre non cita i monowheel, i segway e gli hoverboard, vale a dire i mezzi autobilanciati per cui rimangono in vigore le norme precedenti. La legge non menziona l’uso di caschi né la necessità di patentini o polizze assicurative; inoltre per i monopattini non ci sono spazi vietati oltre a quelli che risultano già interdetti alle bici.
Il boom dei mezzi elettrici
La necessità di una disciplina normativa più precisa a proposito della circolazione dei mezzi elettrici di nuova generazione è diventata evidente nei mesi passati, visto che tra i privati si è registrata una crescita notevole della loro diffusione. Al tempo stesso, nelle grandi città come Roma, Milano e Torino stanno diventando sempre di più i servizi che mettono a disposizione l’opportunità di noleggiare questi mezzi per un periodo di tempo limitato; ma anche un centro più piccolo come Rimini sta seguendo questa tendenza. All’estero, invece, lo scenario è già oltre: basti pensare a grandi metropoli come Los Angeles o Parigi, dove i monopattini e gli altri mezzi elettrici fanno parte a tutti gli effetti del paesaggio. E ora che prendere i mezzi di trasporto pubblici sarà un problema, ecco che il ricorso alla micromobilità elettrica si presenta come una soluzione alternativa da cui non si potrà prescindere.