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Quando le multe non vanno pagate, ecco come comportarsi

18/05/2022 15:59 - Aggiornamento 18/05/2022 16:06

Multe, quando non vanno pagate? Cosa fare per non pagarne una? Come funziona il ricorso? Tanto per cominciare, chiariamo che la multa è una sanzione di tipo pecuniario, prevista nel caso in cui venga commessa, ad esempio, un’infrazione del Codice della strada. Ci sono dei casi in cui le multe possono essere contestate e vediamo insieme quando esse sono “frutto” di un “errore”.

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Quando le multe non vanno pagate, ecco come comportarsi

Quando le multe non vanno pagate e si possono contestare? Tutte le postazioni autovelox devono essere visibili agli automobilisti: vanno, infatti, indicati tramite cartelli classici oppure luminosi, fissi o temporanei. Idem per tutor e vergilius. Le pattuglie e i posti di blocco non possono nascondersi in luoghi che sfuggono all’occhio dell’automobilista. Come chiarisce “La Legge è uguale per tutti”, “la cartellonistica deve essere posta ad almeno 250 metri prima della postazione per superstrade e autostrade, a 150 metri su strade urbane ed extraurbane e almeno a 80 metri su tutte le altre strade. La segnalazione invalida la multa anche se è troppo distante: il limite massimo è 4 km”. Multe invalide anche se gli autovelox non sono omologati, vale a dire se sono gestiti da terzi o vengono posizionati su strade dove non è consentito. Nel caso in cui quindi si riesca a dimostrare il contrario, la multa non va pagata.

“Anche le modalità delle rilevazione contano ai fini della contestazione della multa: i posti di blocco su strade extraurbane devono essere situati in luoghi non pericolosi”, spiega sempre “La Legge è uguale per tutti”, che rimarca però che il discorso non vale per il photored. Di che si tratta? È quel sistema che fotografa gli automobilisti che passano col rosso al semaforo. Ecco in questo caso le multe anche in assenza di cartello informativo sono valide.

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Occhio alla corretta compilazione della multa

Facciamo chiarezza anche sulla rimozione dell’auto e la relativa multa. Se si convinti di aver parcheggiato in una zona non soggetta a divieto di sosta e senza intralcio per traffico o pedoni si può contestare la multa. L’importante è sempre poterlo dimostrare, magari con cellulare alla mano. Altro caso quel del parchimetro guasto: se nei dintorni dell’area dove si è parcheggiato non sono presenti altri parcometri funzionanti e ci viene fatta la multa per il mancato pagamento del parcheggio, può ben scattare la contestazione. E non è finita qui: «La Legge è uguale per tutti»specifica che un altro fatto da considerare è la corretta compilazione del verbale della contravvenzione. Esso “deve contenere l’indicazione del giorno, del luogo, della località dell’infrazione, della targa e della norma violata dall’automobilista. Se uno solo di questi elementi è mancante, si può contestare, così come anche quando ci vengono notificate due multe per la stessa infrazione o in caso di mancata notifica del verbale entro 90 giorni (dalla data di accertamento, non dalla data di infrazione) o 150 giorni (se residente all’estero)”.

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Quando le multe non vanno pagate? I modi legali

Qual è il modo legale per non pagare le multe? Come evitare di perdere i punti sulla patente? Il primo step è presentare ricorso al Prefetto, facendo opposizione alla multa entro 60 giorni dalla contestazione o dall’avvenuta notifica della sanzione. Il ricorso è gratuito e va fatto inviando una lettera in carta semplice tramite raccomandata con ricevuta di ritorno diretta al Prefetto o indirizzata al comando di polizia municipale. L’altra via è il ricorso al Giudice di pace, da fare, preferibilmente con l’assistenza di un avvocato, entro 30 giorni dalla contestazione o dall’avvenuta notifica della sanzione. Si tratta di un procedimento civile che implica però dei costi. Leggi anche l’articolo —> Modello 730 precompilato, ecco da quando è disponibile: le date da segnare

 

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