Neonati sepolti, dubbi della criminologa Bruzzone: “Qualcosa non torna” – La drammatica scoperta dei corpi di due neonati sepolti in un giardino a Traversetolo, in provincia di Parma, ha lasciato tutti sconvolti. Chiara Petrolini, una giovane madre di 22 anni, è ora indagata per omicidio volontario e occultamento di cadavere. Secondo le prime ricostruzioni, Chiara avrebbe partorito il 7 agosto in casa, da sola, per poi uccidere il neonato e nasconderne il corpo. Tuttavia, la famosa criminologa Roberta Bruzzone ha espresso perplessità sulla vicenda. I dubbi della Bruzzone su questo caso di neonati sepolti meritano di essere approfonditi.
Neonati sepolti, quali sono i dubbi criminologa Bruzzone
Intervenendo nel programma televisivo Ore 14, condotto da Milo Infante, Roberta Bruzzone ha sollevato diversi interrogativi sulla versione fornita da Chiara Petrolini. Un aspetto che la criminologa ha evidenziato riguarda l’apparente inconsapevolezza della famiglia riguardo alla gravidanza della ragazza. È insolito, secondo Bruzzone, che una seconda gravidanza non sia stata notata, soprattutto in un contesto familiare che, a suo avviso, non sembra degradato. “È improbabile che nessuno si sia accorto dei segni di una gravidanza così avanzata”, ha dichiarato la criminologa, suggerendo la necessità di un’analisi più approfondita del contesto familiare. I dubbi di Bruzzone si concentrano quindi sul rapporto tra la giovane madre e il suo ambiente, sollevando l’ipotesi che potrebbero esserci dettagli nascosti nella dinamica familiare che non sono ancora emersi. (Continua a leggere dopo la foto)
Leggi anche ► Quarto Grado, lo choc in diretta. Gianluigi Nuzzi: “Notizia dell’ultimissima ora” (VIDEO)
La personalità della giovane madre
Un altro punto centrale nei dubbi della Bruzzone riguarda il profilo psicologico di Chiara Petrolini. La criminologa ha sottolineato come la ragazza sia riuscita a nascondere ben due gravidanze, il che indica, secondo Bruzzone, una piena consapevolezza delle sue azioni. “Una tale abilità nel nascondere la gravidanza denota una personalità con disturbi psicologici profondi,” ha affermato Bruzzone, sottolineando come un’analisi psicologica accurata potrebbe offrire risposte su un crimine così atroce. Secondo la criminologa, la capacità di Chiara di nascondere i suoi stati fisici e mentali non solo alla famiglia, ma anche alla società, potrebbe indicare un quadro psicologico estremamente complesso e disturbato. “Questo comportamento – ha dichiarato – merita un’indagine approfondita”. (Continua a leggere dopo la foto)
Le dichiarazioni della famiglia e il ruolo della nonna
Un altro aspetto controverso che solleva i dubbi della Bruzzone riguarda il ruolo della famiglia del compagno di Chiara. La criminologa si è soffermata in particolare sulle dichiarazioni della nonna del neonato, che ha affermato di non essere a conoscenza della gravidanza e che, se avesse saputo, si sarebbe presa cura del bambino. “È comprensibile che la famiglia voglia prendere le distanze da una situazione così tragica,” ha commentato Bruzzone, “ma è difficile credere che nessuno si sia accorto di ciò che stava accadendo.” Le parole della nonna aggiungono un ulteriore livello di complessità a questa già inquietante vicenda, sollevando ulteriori interrogativi sul coinvolgimento e la conoscenza della famiglia riguardo a quanto accaduto. I dubbi della criminologa Roberta Bruzzone sul caso dei neonati sepolti a Traversetolo aprono scenari inquietanti. Tra l’incapacità della famiglia di accorgersi della gravidanza e il comportamento di Chiara Petrolini, le incognite sono ancora molte.