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Neonati sepolti a Parma, parla la vicina di casa: “Io scagionata grazie al Dna”

20/09/2024 12:20
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Neonati sepolti a Parma, parla per prima volta la vicina di casa scagionata grazie al Dna. La terribile vicenda dei neonati sepolti a Parma continua a scuotere l’opinione pubblica. Elisa, una giovane madre di due bambini, vive ancora con il peso di quella tragica giornata del 9 agosto, quando la sua vita è stata stravolta. Quella mattina, un neonato è stato ritrovato sepolto nel giardino della villa adiacente alla sua, sequestrata alla famiglia di Chiara Petrolini, la madre 22enne rea confessa. Da quel momento, Elisa è diventata il sospetto principale, coinvolta in un caso che ha sconvolto l’intera comunità di Traversetolo. Ora, dopo settimane di angoscia, può raccontare la sua verità, scagionata grazie alle analisi del Dna.

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Foto: Chiara Petrolini in vacanza a New York pochissimi giorni dopo la gravidanza

La giornata del 9 agosto: il dramma comincia

Dunque, circa la raccapricciante vicenda dei neonati sepolti a Parma, parla la vicina di casa che era stata la prima sospettata, poi scagionata solo grazie al Dna. “Il mio giardino confina con la proprietà dei Petrolini, diviso da una recinzione e degli alberi. Non ci siamo accorti di nulla quel giorno, eravamo dal lato opposto della casa,” racconta Elisa, ancora scossa dall’accaduto. Mentre si trovava con la sua famiglia, i carabinieri hanno scoperto un neonato sepolto nel giardino dei vicini, scatenando subito le indagini. “Poco dopo, ci siamo visti piombare i carabinieri in casa. È stato terribile, mi sentivo accusata di qualcosa di orribile che non avevo fatto.” A causa della vicinanza tra le due proprietà, il sospetto iniziale è caduto proprio su Elisa, la cui abitazione si affaccia sul punto in cui è stato ritrovato il corpo del neonato. (Continua a leggere dopo la foto)
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L’interrogatorio e la perquisizione

Elisa ha raccontato di essere stata interrogata per un giorno intero, mentre gli inquirenti cercavano di ricostruire quanto accaduto. “Hanno ispezionato tutta la mia casa, persino il bagno e la biancheria. Mio padre si era appena fatto la doccia, e hanno sequestrato il suo accappatoio che era steso fuori,” ricorda Elisa. Successivamente, le forze dell’ordine sono tornate per verificare se qualcuno avesse potuto scavalcare la recinzione e accedere alla villa dei Petrolini. (Continua a leggere dopo la foto)

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La svolta delle indagini: il Dna scagiona Elisa

Dopo giorni di paura e tensione, l’analisi del Dna ha finalmente scagionato Elisa. “È stata una sensazione terribile, ma fortunatamente le indagini hanno dimostrato la mia innocenza,” confida la giovane madre, visibilmente sollevata. Mentre Elisa cerca di tornare alla normalità, il paese di Traversetolo rimane sotto shock per quanto accaduto, con le indagini che proseguono. Al centro dell’inchiesta rimane Chiara Petrolini, la 22enne studentessa indagata per omicidio volontario e occultamento di cadavere. Il mistero sulla tragica morte del neonato resta fitto, e il paese è in attesa di risposte. Il sindaco ha lanciato un appello alla comunità, chiedendo a chiunque abbia informazioni di collaborare con le autorità, mentre le indagini cercano di far luce su questa tragica vicenda.