Il mercato del lavoro sembra tirare un sospiro di sollievo, per lo meno per quel che riguarda la situazione nel nostro Paese. Secondo l’ultimo rapporto pubblicato dall’Istat a gennaio 2022, rispetto al mese precedente, il numero di occupati è rimasto stabile, ma sono diminuiti i disoccupati e aumentati gli inattivi.
La stabilità dell’occupazione è interpretata come un fattore di crescita per il quale l’Istat ha rilevato un aumento dei lavoratori under 25 e di ultracinquantenni. Sono diminuite le donne occupate, i dipendenti con contratto a termine e i lavoratori di classe di età intermedia. A fronte di tutti questi dati, quindi, il tasso di occupazione si conferma stabile al 59,2%.
Cosa è cambiato e quali sono le evoluzioni nel mercato del lavoro?
Se osserviamo le realtà che più tra tutte si trovano pienamente immerse nei cambiamenti che riguardano questo mercato, ovvero le agenzie per il lavoro come Risorse SpA, emerge un certo dinamismo, soprattutto a fronte dai mesi di blocco totale delle attività dovute al Covid. Ad un’osservazione più attenta, tuttavia, non sfuggirà come a cambiare siano soprattutto i metodi di selezione, le modalità di inserimento dei candidati in azienda e la distribuzione dell’equilibrio tra vita privata e lavoro.
In altre parole, le persone in cerca di impiego diventano veri e propri talenti in vendita al miglior offerente e i posti di lavoro devono ritagliarsi le attenzioni dei candidati offrendo molto più di un semplice stipendio. Ciò che sta cambiando sul luogo di lavoro, quindi, è il set di benefit e di garanzie che le aziende possono offrire per permettere ai lavoratori di esprimere appieno il loro potenziale e di vivere con serenità la gestione dei tempi tra vita privata e vita lavorativa.
Continueremo a lavorare da remoto?
Sicuramente il lavoro a distanza si è rivelato una grossa opportunità per lavoratori e aziende ma non possiamo che trattare l’argomento adottando anche qualche premura. Se la digitalizzazione aziendale ha favorito le aziende e i lavoratori offrendo l’opportunità di lavorare da remoto e di gestire meglio la vita personale privata, è vero anche che la presenza in ufficio non sia passata in secondo piano, per lo meno non per tutte le aziende.
Ad oggi sono ancora tantissimi i luoghi di lavoro che, per svariate ed ovvie ragioni, necessitano obbligatoriamente la presenza fisica dei collaboratori. Per cui, quello del lavoro agile non è l’unico punto da considerare rispetto all’evoluzione di questo mercato. Piuttosto ci sono questioni altrettanto importanti da considerare tra cui la parità di trattamento salariale tra uomini e donne, i permessi e i diritti di entrambi i genitori per l’accudimento dei figli e così via.
Il rinnovamento del mercato del lavoro
Quindi forse continueremo a lavorare da remoto usufruendo di sempre nuove tecnologie ma il lavoro in presenza non è affatto in dirittura d’arrivo. Sul posto di lavoro ricopriranno sempre maggiore importanza la formazione interna, le possibilità di carriera, la digitalizzazione dei processi aziendali e la sostenibilità di scelte, decisioni ed investimenti. Il mercato del lavoro si prepara ad una nuova fase di incontro tra domanda e offerta dove il talento e la meritocrazia verranno poste sullo stesso piano dell’uguaglianza sul piano civile e sulle soft skills allineate con i principi di sostenibilità delle aziende.