Omicidio Isabella Noventa: lettera di Freddy Sorgato al settimanale Giallo, i contenuti della missiva sono sconcertanti. Nonostante prove schiaccianti lo abbiano inchiodato, l’ex ballerino condannato anche in Appello a 30 anni di reclusione insieme ala sorella Deborah, insiste nel dire di non avere ucciso la segretaria di Albignasego con la quale intratteneva all’epoca dei fatti una relazione aperta e molto conflittuale, fatta di amore e odio.
Freddy Sorgato sbotta dal carcere e nega di avere ucciso Isabella Noventa
“Sono Freddy Sorgato e le scrivo da carcere di Padova, dove mi trovo in relazione al caso di Isabella Noventa. Ho letto il suo esposto su Giallo e l’ho trovato molto irrispettoso e denigratorio nei confronti di una persona da poco deceduta per malattia (Ofelia, madre di Isabella morta lo scorso gennaio ndr). Questo l’incipit della lettera in questione scritta dal 50enne attualmente recluso nel carcere padovano “Due Palazzi”. Isabella fu uccisa la notte tra il 15 e il 16 gennaio 2016 e il suo cadavere mai più ritrovato. Condannata a 16 anni di reclusione anche l’amica dei due fratelli, Manuela Cacco, estranea al delitto ma complice dei due killer nella fase successiva del depistaggio.
Insulti ad Isabella Noventa attraverso una lettera dal carcere: Freddy Sorgato shock
Freddy Sorgato scrive che Isabella è ancora viva, dimentico forse di avere dichiarato davanti ai magistrati di avere occultato il cadavere della donna gettandolo nelle acque del fiume Brenta, dopo che lei perse la vita durante un gioco erotico finito in tragedia consumatosi nella sua villetta di Noventa Padovana (prima versione). A lui si era più volte rivolta Ofelia, l’anziana madre della Noventa che fino all’ultimo aveva sperato che i fratelli Sorgato avrebbero rivelato dove si trovano i resti della figlia. Appelli caduti nel vuoto, come sappiamo. Ma oggi Freddy decide di aggiungere una nuova versione dei fatti attaccando il settimanale Giallo che ha dedicato un recente servizio giornalistico alla vicenda giudiziaria che lo riguarda: “Innanzitutto, non sono un assassino di fatto, ma solo mediatico, dato che la non conoscenza delle cose e dei fatti rende a lei passibile di parlare a vanvera su notizie raccolte nei corridoi dove ogni news riportata e ricca di blasfemie e falsità di comodo per riempire spazi vuoti”. Poi ancora: “Non vi è stato alcun omicidio in casa mia, come ha recentemente dichiarato il povero Paolo Noventa, talmente in buona fede da aver architettato con sua sorella Isabella questo teatro per impossessarsi facilmente dei miei valori, usando l’arma della seduzione femminile con epilogo di allontanamento della sorella dopo la cena”.