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Pace fiscale 2021: cosa prevede il provvedimento in definizione al ministero dell’Economia

06/03/2021 10:31 - Aggiornamento 06/03/2021 10:33

Pace fiscale 2021 cosa prevede? Si va verso un provvedimento di cancellazione automatica delle cartelle esattoriali fino a 5mila euro d’importo, emesse tra il 2000 ed il 2015 e non ancora incassate dall’Agenzia delle Entrate Riscossione. E’ quanto emerge dalle indiscrezioni sul Decreto sostegno, il provvedimento che il governo Draghi sta approntando per supplire alla mancata approvazione del Ristori 5 da parte del governo Conte bis dimissionario. (segue dopo la foto)

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Pace fiscale 2021 cosa prevede: il provvedimento in definizione al ministero dell’Economia

Per conoscere i reali contenuti del provvedimento bisogna attendere l’approvazione del decreto, che in base al timing comunicato da esponenti dell’esecutivo dovrebbe arrivare in consiglio dei ministri la prossima settimana. Alcuni provvedimenti di carattere fiscale sono certi, su altri invece ci sono appunto anticipazioni, basate sulle bozze, che però sono appunto da confermare. L’ipotesi più concreta, è quella della cancellazione delle cartelle emesse tra il 2000 ed il 2015 fino ad un importo di 5mila euro. Ma ci sarebbero almeno altre due strade, naturalmente con ricadute diverse sulle casse dello Stato.

La più radicale è quella che vorrebbe la cancellazione totale delle cartelle emesse nei 15 anni tra il 2000 ed il 2015, a prescindere dal loro importo. Un provvedimento che “costerebbe” all’erario 3,3 miliardi di euro. Esattamente il doppio della soluzione più prudente: cancellando le cartelle fino a 3mila euro, lo Stato vedrebbe un ammanco di cassa di 1,6 miliardi. Si tratta, è bene dirlo, di cartelle già emesse da anni e in alcuni casi divenute del tutto inesigibili. La strada che porta dunque ad un provvedimento risolutivo sembra essere quella più logica. Ma servono le coperture: per questo i tecnici del dicastero dell’Economia stanno lavorando alacremente in questi giorni.

Un altro aspetto importante contenuto nel provvedimento potrebbe essere la restituzione automatica delle cartelle non incassate dopo 5 anni. L’Agenzia delle Entrate le restituirebbe all’ente creditore, stabilendone di fatto l’inesigibilità. Non una vera e propria prescrizione, ma un “discarico automatico per inesigibilità”. Questa norma va nella direzione dell’alleggerimento del magazzino dell’Agenzia dell’Entrate Riscossione, come caldeggiato anche dal direttore Ernesto Maria Ruffini.

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Cosa ha detto Matteo Salvini a proposito della pace fiscale 2021

A confermare le anticipazioni di stampa sul decreto, al vaglio del ministro dell’Economia Daniele Franco e dei tecnici di via XX settembre, anche Matteo Salvini. Il leader della Lega è, non da oggi, tra i più convinti sostenitori della pace fiscale 2021. Considerato il relativo “successo” della prima edizione del provvedimento, quella del 2019, altre forze politiche si sono allineate nella richiesta a Draghi. Primo fra tutti il M5S, che in occasione delle prima edizione del provvedimento era al governo con la Lega. L’attuale viceministro all’Economia, Laura Castelli, nello stesso ruolo nel Conte bis, aveva iniziato a parlarne già a gennaio.

“Conto che la pace fiscale cancelli decine di milioni di cartelle esattoriali fino a 5.000 euro. Sto lavorando su questo”, ha detto ieri Matteo Salvini. “Con Draghi in questo momento stiamo cercando di correre sul decreto rimborsi, perché ci sono imprenditori che aspettano da sei mesi quello che gli spetta…”, ha detto il leader della Lega, facendo riferimento agli altri provvedimenti che troveranno posto nel nuovo Decreto sostegno. >> Tutte le notizie di economia

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