Ad una bambina disabile è stato rubato il proprio passeggino omologato domenica scorsa. Il furto è avvenuto nell’androne di un palazzo in via Rocco Jemma a Palermo. La madre non riusciva a sollevare la carrozzina tanto era pesante con la bimba a bordo, così abitualmente la lasciava nell’atrio della palazzina, legandola ad una catena, anziché portarla su per le scale fino all’appartamento. Un fatto vergognoso che ha provocato grandi disagi alla famiglia, che al momento non può comprare un altro passeggino e dovrà aspettare qualche mese prima che l’Asp concluda la pratica per il nuovo acquisto.
Palermo, rubato passeggino di una bimba disabile: l’appello dei genitori
«Per nostra figlia quello non è un semplice passeggino, ma un mezzo di trasporto. Senza quello non può uscire, non posso portarla a fare una passeggiata all’aria aperta, non può godersi le belle giornate di sole di questi giorni. Siamo disperati», questo l’appello dei genitori della bimba disabile. Madre e padre hanno voluto rivolgere un accorato appello a chi domenica scorsa ha rubato il passeggino omologato della loro bambina: «Chiunque avvisti il passeggino e lo riconosca, per favore non esiti a sollecitare le forze dell’ordine per farcelo riavere!».
Gara di solidarietà per la coppia di genitori della bambina
«Il prezzo più alto lo sta pagando nostra figlia. Siamo disperati. I passeggini che abbiamo a disposizione, sono per bambini piccoli, non sono utilizzabili. Speriamo di cuore che venga ritrovato», hanno proseguito i due genitori, che subito hanno ricevuto una grande risposta di umanità da parte della città. Immediatamente a Palermo è partita una gara di solidarietà e in tanti si sono mossi per dare una mano concreta alla famiglia, anche se il passeggino non è ancora stato ritrovato. Secondo quanto riportato da Palermo Today, uno zio della piccola ha fatto sapere che la situazione si è risolta al meglio. Il direttore della sanitaria che fornisce questi tipi di passeggini si è offerto di darne subito un altro alla famiglia. «Grazie comunque davvero a tutti della vostra gentilezza nei riguardi della piccola, sono contento che almeno esistono anche persone di cuore pronte sin da subito ad aiutare senza battere ciglio!», ha spiegato lo zio al giornale.