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Pensione Portogallo 2020, imposta del 10% agli stranieri: “paradiso” fiscale perduto

28/01/2020 20:14 - Aggiornamento 28/01/2020 20:57

Una spada di Damocle pesa sulla testa di tutti quegli italiani che avevano progettato una pensione da trascorre in Portogallo. Per dieci anni il paese consentiva a chi arrivava di percepire i propri assegni previdenziali esentasse. La legge finanziaria del 2020 prevede un emendamento, che comporta una misura, che si applicherà ai nuovi arrivati. Essa non riguarderà retroattivamente chi sta già usufruendo delle agevolazioni fiscali.

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Pensioni, addio al ‘paradiso’ fiscale del Portogallo: arriva imposta del 10% agli stranieri

Si tratta di una tassa del 10% (con un pagamento minimo di 7.500 euro) su tutte le entrate previdenziali degli stranieri “residenti non abituali” in loco. Dal 2009, infatti, molti italiani hanno beneficiato di una totale esenzione fiscale. L’esecutivo intende, dunque, cambiare regime: non proprio una notizia piacevole per i pensionati stranieri che avevano in animo di trasferirsi stabilmente in Portogallo. L’emendamento, inserito dal governo socialista guidato da Antonio Costa, deve essere ancora votato, ma non dovrebbero esserci imprevisti: i socialisti contano oggi 108 deputati in un Parlamento di 230 seggi. Come già dichiarato in apertura, quello del Portagallo è divenuto ormai un “paradiso” fiscale perduto con buona pace di molti stranieri che sognavano di godersi la meritata pensione nel paese. Nel 2009 in piena crisi finanziaria il Portagallo, alla ricerca di nuove entrate, aveva varato un programma di incentivi che consentiva agli “immigrati economici” di percepire per intero i loro assegni previdenziali senza pagare alcuna tassa. Per godere dell’esenzione fiscale, occorreva finora vivere in Portogallo per almeno sei mesi l’anno e non essere mai stato tassato come residente abituale nei cinque anni precedenti la richiesta.

Pensioni Portogallo

Una soluzione intermedia: la protesta di molti stati dell’Unione Europea

Come riporta Il Fatto Quotidiano gli italiani emigrati tra Lisbona e l’Algarve, proprio per questo motivo, erano quasi arrivati a 3mila nel 2019. La modifica e la relativa introduzione dell’emendamento si è resa necessaria dopo le proteste di molti Stati dell’Unione europea per la concorrenza fiscale del Portogallo. Per il momento si è optato per una soluzione intermedia: un’imposta del 10%, che resta però inferiore a quella che i pensionati pagherebbero nei loro Paesi.

Portogallo pensioni

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