Petra, Giordania: la vacanza in uno dei siti archeologici più visitati al mondo si è trasformata in tragedia per un turista italiano ucciso dalla caduta di massi. Si tratta di Alessandro Ghisoni, un giovane ingegnere 32enne di Piacenza in visita in quei luoghi. Il ragazzo è stato colpito dalla caduta di alcuni frammenti di roccia, che sono risultati fatali. Il famoso sito archeologico – nel deserto sudoccidentale della Giordania – è meta di un intenso turismo ed è accessibile tramite una stretta gola chiamata Al Siq.
Petra, turista italiano ucciso da massi: inutili i soccorsi
Ancora da chiarire l’esatta dinamica dell’incidente, al momento in corso di ricostruzione da parte delle autorità giordane. Saranno le registrazioni delle telecamere di sorveglianza a restituire maggiori dettagli sulla morte di Alessandro, ma il distacco delle rocce sarebbe stato accidentale. Le cause – secondo quanto spiegato dal presidente dell’autorità regionale dell’area, Suleiman al-Farajat, all’agenzia di stampa giordana – vanno ricercate nelle piogge abbondanti che si sono abbattute nella regione negli ultimi giorni, indebolendo il terreno.
I soccorsi, attivati dopo la caduta dei massi, a nulla sarebbero valsi: il giovane turista sarebbe morto poco dopo l’arrivo dei sanitari per le conseguenze delle ferite riportate nell’impatto inaspettato. La salma dell’ingegnere sarà rimpatriata subito dopo l’autopsia. L’Ambasciata italiana ad Amman, in stretto raccordo con la Farnesina e in contatto con le autorità locali, sta seguendo il caso fin dai primi momenti per prestare ogni possibile assistenza ai familiari del ragazzo.
«Un ingegnere brillante e appassionato», il ricordo dei colleghi
Alessandro era in vacanza a Petra con la moglie: il 32enne lavorava nel gruppo Bolzoni, un’impresa di costruzione di carrelli elevatori e attrezzature per la logistica. «Alessandro – scrive in una nota l’azienda di cui Ghisoni era nel team progettazione e innovazione dell’ufficio tecnico – era con noi da otto anni. Era un ingegnere brillante e appassionato e stimato da tutto il gruppo nel mondo per il suo talento e la sua umanità: era davvero un ragazzo straordinario, una persona meravigliosa, un faro per l’azienda. Il gruppo è in stretto contatto con i genitori e la sua famiglia».
Leggi anche —> Lombardia, primo caso di coronavirus: 38enne ricoverato a Codogno