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Caccia alle pillole allo iodio, perché ora sono così ricercate

04/03/2022 12:28

In Belgio si sta registrando un’impennata di vendite delle pillole allo iodio. Ma perché? L’argomento va inserito in una cornice molto più ampia. Il boom di acquisti sarebbe infatti una diretta conseguenza del conflitto ucraino. Il motivo? Presto detto. Lo iodo combatte le radiazioni e il Belgio è un paese dove sono funzionanti centrali nucleari. Il popolo fiammingo è già abituato ad usare medicinali di protezione da radiazioni. Tant’è che da loro basta recarsi in farmacia per ricevere gratuitamente le compresse di ioduro di potassio. Con il timore che Putin possa far ricorso al nucleare per vincere la domanda di compresse anti-radiazioni a base di iodio è lievitata.

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Caccia alle pillole allo iodio, perché ora sono così ricercate

È corsa alle compresse a base di iodio in Belgio. L’Associazione dei farmacisti belgi ha segnalato che solo giovedì scorso sono state consegnate 1.500 scatole da 10 compresse. Venerdì e sabato la domanda è salita a 4 mila confezioni al giorno, lunedì si è arrivati a quota 30 mila. Numeri che danno un’idea di quanto sta accadendo nel Paese che ospita sette reattori nucleari ancora in funzione. Un fenomeno simile, secondo quanto riferito dal portale «Consumatore», si starebbe verificando anche in Italia. Un imprenditore del settore dei rifugi ha dichiarato giorni fa di ricevere molte richieste nel nostro Paese, specie dal Nord del Paese da parte di famiglie benestanti. Giulio Cavicchioli ha dichiarato al sito: «Molte arrivano da gente sprovveduta e disorientata sul da farsi mentre finora una decina di persone si sono attivate concretamente per realizzare un bunker sotto la propria villa». Poi ha aggiunto: «Le richieste arrivano soprattutto da professionisti e gente benestante del Centro e Nord Italia che desiderano proteggere la loro famiglia». Insomma l’allarme del nucleare ha cominciato a farsi sentire anche da noi.

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Le raccomandazioni dell’Agenzia Federale Belga

Vista la crescita esponenziale delle vendite delle pillole allo iodio l’Agenzia federale belga per il controllo nucleare ha voluto fare delle precisazioni. “Le pastiglie di iodio non offrono protezione contro altre sostanze radioattive” dalle quali, in caso di emergenza, è necessario ripararsi. L’uso delle compresse “è raccomandato solo per le persone in determinate fasce d’età. In caso di fuoriuscita di radiazioni, i minori di 18 anni, in particolare i più piccoli, sono maggiormente a rischio di sviluppare tumori. Lo stesso vale per le donne in gravidanza o in allattamento, mentre gli adulti dai 18 ai 40 anni hanno meno probabilità di sviluppare il cancro alla tiroide. Il rischio si abbassa ulteriormente per gli over 40, rendendo l’uso delle compresse controproducente e persino potenzialmente tossico”. Leggi anche l’articolo —> L’economista Milov: “Putin ha ancora risorse per due settimane, poi dovrà fermarsi”

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