Matteo Renzi ha confermato: al Consiglio dei Ministri di questa sera Italia Viva non presenzierà. Continua lo scontro sul tema prescrizione, la legge a firma Alfonso Bonafede che sta accendendo gli animi della maggioranza. E se il Cdm avrebbe dovuto isolvere le tensioni interne, con l’annuncio dell’assenza delle ministre di Iv è stato messo in subbuglio tutto il governo.
Prescrizione, Giuseppe Conte contro Italia Viva: “Assenza ingiustificabile”
Il primo commento oggi era arrivato proprio dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che a chi gli chiedeva dell’assenza di Italia Viva ha dichiarato: “Il non sedersi al tavolo quando si ha un incarico istituzionale non sarebbe un fatto da trascurare, lo riterrei ingiustificabile. Credo che Iv debba darci un chiarimento, non al sottoscritto ma agli italiani”. Successivamente ha definito l’atteggiamento “surreale, paradossale”, sottolineando che “ci si aspetterebbe da un partito di opposizione che fa un’opposizione aggressiva e anche un po’ maleducata. Qui i ricatti non sono accettati, così come penso di non farne io. Non si può pensare di votare un provvedimento con le opposizioni”, ha continuato Conte.
“Da parte mia Iv è più che rispettata, se facessimo l’elenco delle misure approvate, quelle targate da loro sarebbero anche in vantaggio. Il clima non può essere questo, serve uno spirito costruttivo e mettere da parte gli smarcamenti. Io siedo sempre al tavolo e ascolto tutti”, ha aggiunto poi in chiusura.
Prescrizione, Matteo Renzi: “Garantismo e giustizialismo non sono la stessa cosa”
Il consiglio dei ministri si terrà senza Italia viva, forza di maggioranza. Matteo Renzi ha confermato che Italia Viva non sarà presente al Consiglio dei Ministri, e questo è l’apice dell’iceberg delle opposizioni presentate dal partito dell’ex presidente del Consiglio sulla prescrizione, con l’obiettivo di sospendere la norma Bonafede. Un ostacolo, quello della prescrizione, che ha portato Italia Viva anche a parlare di sfiducia per il ministro della Giustizia.
Dopo l’attacco di Conte a Renzi, però, il leader di Iv ha risposto: “Se Conte vuole aprire la crisi lo faccia, Italia Viva vuole aprire i cantieri”. In un video su Facebook si è rivolto direttamente al Presidente del Consiglio: “Ora la palla tocca a te. Noi non abbiamo aperto la crisi, non facciamo polemiche. Tu puoi cambiare maggioranza, presidente del Consiglio. Sai come farlo. Non puoi dire che siamo opposizione maleducata: se vuoi cambiare maggioranza fallo, ti daremo una mano”, continua Renzi, “La discussione è tutta sulla giustizia perché è il terreno sul quale il populismo trova più facile possibilità di entrare. Da questo punto di vista dico senza polemica al presidente del consiglio: non si può dire che garantismo e giustizialismo siano la stessa cosa. È un’assurdità. È come se qualcuno dicesse che democrazia e dittatura sono la stessa cosa”.
Matteo Renzi: “Non accetteremo né ricatti, né minacce”
“Se si vuole lavorare mettiamoci tutti insieme. Se qualcuno vuole staccare la spina, lo faccia, prendendosene la responsabilità sapendo che noi non accetteremo mai né ricatti, né minacce“, continua ancora Renzi. “I populisti seguono i sondaggi day by day, ma se uno segue una battaglia lo fa anche quando non conviene. Questa non è una battaglia che porta consenso elettorale, ma dignità. E alla dignità non si rinuncia.
Lucia Annibali ha proposto un emendamento e ha detto ‘prendiamoci del tempo’. Ai tavoli avevamo detto che eravamo disponibili anche ad accettare che la prescrizione potesse essere cancellata, ma solo dopo l’Appello. Il ministro della giustizia Bonafade ha detto che stasera ci sarà il voto sul Lodo Conte Bis, un pasticcio da azzeccargarbugli che non sta in piedi. Allora noi non ci andiamo. E il presidente del Consiglio non può dire ‘assenza ingiustificata’. Perché non è il preside di una scuola”.