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Il titolare della gioielleria di Grinzane Covour spiega perchè ha sparato ai rapinatori

30/04/2021 11:12

Mario Roggero, il titolare della gioielleria di Grinzane Covour, Cuneo, che ha sparato ai ladri entrati nel suo negozio per una rapina, ha ricevuto ieri l’avviso di garanzia con l’accusa di omicidio colposo con eccesso di legittima difesa. Se da una prima ricostruzione dei fatti sembravano non esserci dubbi, ora il puzzle si sta complicando: ci sono alcuni passaggi delicati sulle responsabilità di quanto accaduto. In particolare uno su tutti: i due uomini sono stati uccisi quando erano già fuori dal negozio, in fuga, e senza alcun bottino.

Grinzane Cavour rapina gioielleria

Rapina gioielleria Cuneo, Roggero: “Non sapevo che la loro pistola fosse finta”

L’intento dei tre ladri di mettere in piedi una rapina alla gioielleria di Mario Roggero in provincia di Cuneo si è trasformato in una vera tragedia. Secondo la ricostruzione dei fatti, pare che gli uomini siano entrati nel negozio dove c’erano, oltre al titolare, anche la moglie e la figlia. E che inizialmente abbiano preso di mira proprio le due donne, colpendo una con un pugno e immobilizzando l’altra con fascette da elettricista. I rapinatori, inoltre, hanno spaventato la famiglia con una pistola risultata finta solo in un secondo momento, poiché priva di tappino rosso di riconoscimento. Durante il tentativo di appropriarsi anche del denaro in cassa, il gioielliere ha reagito sparando con una pistola da lui legittimamente detenuta. Quello che stanno valutando ora gli inquirenti, però, è il perchè Roggero abbia sparato ai due uomini fuori dal negozio, mentre erano già in fuga. Per questo motivo, infatti, ora potrebbe essere accusato di eccesso di legittima difesa e omicidio colposo.

“Dovevo difendere mia figlia”, ha spiegato in un’intervista a La Stampa. “Quando ho sentito urlare non ci ho visto più. Ho fatto quel che avrebbe fatto qualunque papà nella mia condizione. Sono intervenuto. Mi creda, è in casi come questo che bisogna mantenersi lucidi. E io ero lucido: sapevo che dovevo intervenire: o loro o la mia famiglia”. Come ha sottolineato anche lui, lo sparo non è arrivato subito: “Mia figlia Laura era a terra minacciata con un coltello. A mia moglie Mariangela avevano sparato alla gola. E allora sono corso verso di loro. Li ho affrontati a mani nude, così com’ero”. Dopodiché ha sentito il rumore di uno sparo, e lì ha reagito: “Non potevo sapere che era una pistola giocattolo“.

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Rapina gioielleria Cuneo, il legale: “Ha dovuto scegliere tra la sua sopravvivenza e quello che è accaduto”

“Ho visto uno dei banditi che picchiava il gioielliere vicino al negozio. Poi ho sentito due colpi e quell’uomo si è accasciato al centro della strada“, ha dichiarato al Corriere poi Giordana Ristova, una delle due titolari del market di via Garibaldi, proprio di fronte alla gioielleria di Grinzane Cavour. Questa testimonianza rischia di far cambiare le carte in tavola, perchè evidenzia il fatto che Roggero avrebbe sparato ai due rapinatori quando erano già fuori dal negozio. “Quella che è accaduta è una tragedia e come tale il mio cliente la sta vivendo, è molto provato e molto scosso. Il mio cliente si è trovato in una situazione drammatica in cui ha dovuto scegliere tra la sopravvivenza sua e dei suoi familiari e quanto è accaduto“, ha aggiunto inoltre ai microfoni dell’Adnkronos Stefano Campanello, il legale del gioielliere. >> Tutte le notizie di UrbanPost

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