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Tragedia di Ravanusa, tutte le possibili cause dell’esplosione

12/12/2021 12:00

Continuano le ricerche a Ravanusa, nell’Agrigentino, dopo il tragico incidente di questa notte che ha provocato un’esplosione e il crollo di diverse palazzine. Rimangono ancora da chiarire le dinamiche dell’accaduto, ma si sospetta che la causa sia stata un’ingente perdita di gas nella rete di metano. E a fare da innesco potrebbe essere stato un ascensore. Al momento, si contano già quattro vittime, e si stanno cercando ancora diversi dispersi.

Ravanusa, le cause dell’esplosione

Le vittime accertate finora sono quattro: tre donne e un uomo. Altre due donne, invece, sono state estratte vive dalle macerie. Nonostante questo, 5 persone risultano ancora disperse: si tratta di un’assistente sociale trentenne al nono mese di gravidanza, di suo marito, e di altri tre giovani del Paese. Stando alle prime informazioni raccolte, a fare da innesco potrebbe essere stato l’ascensore di una delle palazzine. Ancora, però, non si esclude alcuna ipotesi. Ora sul posto si trovano anche i tecnici dell’Italgas che, insieme alle forze dell’ordine, hanno messo in sicurezza l’area. La Procura di Agrigento, intanto, ha già aperto un’inchiesta per disastro colposo a carico di ignoti. “Per fortuna non ci sono bambini tra i dispersi. La notizia secondo la quale ci sarebbero stati due minorenni tra le macerie della palazzina crollata ora è stata smentita.

Tra i dispersi c’è una coppia con una ragazza che doveva partorire fra 15 giorni, e poi altre cinque persone ancora sotto le macerie. C’è un grande lavoro dei soccorritori, la macchina si è mossa tempestivamente. Da 12 ore ininterrottamente lavorano per trovare i miei concittadini e per questo io li devo ringraziare. Mi auguro possano trovarli in vita sotto le macerie. Noi non abbiamo di queste notizie, non sappiamo le cause. Quello che conta è continuare a scavare e trovare le persone che purtroppo sono ancora lì sotto”, ha commentato il sindaco di Ravanusa Carmelo D’Angelo ai microfoni di Sky Tg24.

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Tragedia a Ravanusa, la Protezione civile:”Grosso accumulo di gas”

Secondo le prime informazioni raccolte, pare che una fuga di gas abbia saturato il sottosuolo, provocando una deflagrazione le cui cause sono ancora da accertare. “C’è stato un grosso accumulo di gas anche se l’Italgas sostiene che solo pochi giorni fa sono stati fatti controlli e non è stata accertata alcuna perdita”, hanno sottolineato dalla Protezione Civile. Nonostante questo, però, “non è ancora possibile risalire alle cause che hanno scatenato l’esplosione”, ha aggiunto poi il responsabile della Protezione Civile. “Si è sentito un grande boato per tutto il Paese, e poi il disastro. Quattro palazzine sono crollate, altre sono sventrate. L’area danneggiata è di circa mille metri quadri, e quella fortemente danneggiata è di circa 300 metri quadri.

E’ stata un’esplosione veramente forte, con un’onda d’urto notevole legata probabilmente a un’esplosione di gas metano, una sacca o forse qualche cos’altro su cui al momento c’è massima cautela perché deve essere ancora accertato. La potenza di questa esplosione è stata notevole, quindi sarà stata una sacca notevole. Oppure altre cause”, ha dichiarato Salvo Cocina, capo della Protezione Civile regionale inviato direttamente dal presidente Mosumeci. “Il gas ha probabilmente trovato una cavità in cui accumularsi. Questa sacca di gas, risalendo, avrà trovato poi un innesco accidentale: un’automobile, l’ascensore, un elettrodomestico. E’ un evento che ha dimensioni eccezionali”, ha inoltre affermato Giuseppe Merendino, comandante dei Vigili del Fuoco di Agrigento.

Ora si attende l’intervento dei cani molecolari. Gli animali, infatti, dovrebbero scoprire eventuali corpi o i dispersi. Poco fa, poi, i Vigili del fuoco, arrivati da tutta la Sicilia, hanno spento i generatori per ascoltare una voce. E si è sentito un lamento dalle macerie. Inoltre, è stato fatto alzare anche un drone da parte dei Vigili per monitorare eventuali rischi anche per i soccorritori e analizzare la situazione. Molte delle parti, infatti, rischiano di crollare mentre si effettuano le ricerche. >> Tutte le notizie di UrbanPost