Riapertura scuole “servono certezze. E se servono lavori lo si dica adesso. Non
ad agosto”. Lo sottolinea il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che stamattina ha aperto la seduta dell’Assemblea legislativa regionale con un’informativa sull’emergenza Covid-19. L’appunto, in particolare, Bonaccini lo rivolge al Governo. (segue dopo la foto)
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Riapertura scuole, Bonaccini: “Servono certezze, i centri estivi vanno potenziati”
Proprio stamani, infatti, il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, e il ministro alla Famiglia, Elena Bonetti, hanno convocato le Regioni e gli Enti locali per parlare della ripartenza degli istituti scolastici. L’Emilia-Romagna, sul tema, preme per accelerare i tempi, evidenziando i problemi legati alla didattica a distanza, con “troppe
classi ancora non connesse e troppi bambini tagliati fuori”. “C’è bisogno di certezze – incalza il governatore – anche perché se ripartono le imprese devono ripartire anche i servizi”. Tra i quali, cita Bonaccini, i centri estivi, che per il governatore “vanno potenziati” perché ci sono genitori che “stanno consumando le ferie in questo periodo e quest’estate dovranno lavorare”. Sul tema, annuncia Bonaccini, “ieri ho parlato anche col cardinale Zuppi”, allo scopo di coinvolgere anche le parrocchie. (segue dopo la foto)
Italia Viva: “Senza riapertura scuole occupazione femminile a rischio”
Sul tema riapertura scuole c’è da registrare la dura presa di posizione di Italia Viva. ”Le donne non devono pagare questa fase che alterna in modo molto approssimativo chiusure e riaperture. Finché non ci saranno le scuole aperte quelle che sono destinate a fare le spese in termini di lavoro sono le donne, su cui rischia di ricadere la mancanza di attenzione per i servizi ai bambini, servizi del tutto dimenticati da Conte nell’ultimo Dpcm”. Lo si legge in una nota del presidente dei senatori di Italia Viva Davide Faraone, primo firmatario con le senatrici Donatella Conzatti e Daniela Sbrollini di una mozione sulla parità di genere al tempo del Covid.
Una posizione molto netta quella della costola più instabile della maggioranza giallorossa. “Dire semplicemente no, come è stato detto, alle proposte avanzate
dalla ministra per la Famiglia e Pari opportunità Bonetti – prosegue la nota di Faraone – significa infatti non dare risposte ai genitori che devono rientrare al lavoro ed in particolare alle donne sulle quali ancora grava il maggior peso della conciliazione. Per questa ragione Italia Viva crede che sia necessario ed urgente parlamentarizzare il tema dell’occupazione femminile. Chiediamo al governo, con una mozione rivolta al presidente Conte, di assumere precisi impegni nei confronti delle mamme che
lavorano”. (segue dopo la foto)
Il Ministero: “Nessun incremento dell’orario dei docenti”
Intanto dal Miur fanno sapere che nessuno degli scenari che si stanno delineando per la riapertura delle scuole a settembre prevede un incremento dell’orario dei docenti. È quanto rendono noto fonti del Ministero dell’Istruzione spiegando che la Ministra Lucia Azzolina, peraltro, si è già espressa in merito, in una intervista al Corriere della Sera in cui ha chiaramente detto ”sono contraria all’idea di raddoppiare l’orario scolastico, smettiamo di pensare che un docente lavori solo 18, 24 o 25 ore la settimana”, riferendosi proprio a notizie di stampa che parlavano di un possibile aumento delle ore di lavoro dei docenti. I bandi in uscita oggi sulla Gazzetta Ufficiale riguardano “circa 62mila posti”, secondo fonti del Miur secondo le quali sono concorsi “attesi dal personale precario, ma anche da tanti laureati che aspirano alla docenza”. >> Tutte le notizie di politica