Vai al contenuto

Riccione, in barba al Covid assembramenti per l’inaugurazione delle luminarie

05/12/2020 21:41 - Aggiornamento 05/12/2020 21:46

A Riccione, in Romagna, oggi è andato in scena uno “spettacolo” che ci saremmo certamente risparmiati. Centinaia di persone assembrate in viale Ceccarini, il salotto buono della località balneare della Riviera, per assistere all’accensione delle luminarie di Natale. Il distanziamento sociale, ovviamente, è andato a farsi benedire, tanto per usare un eufemismo. Immediate le reazioni politiche. Tra le più efficaci quella di Marco Di Maio, romagnolo e deputato di Italia Viva, che ha pubblicato anche un video del folle pomeriggio riccionese.

ARTICOLO | Covid, il bollettino di oggi: 21.052 nuovi contagi e 662 morti

Riccione, assembramenti per l’inaugurazione delle luminarie in viale Ceccarini

A Riccione l’accensione delle luminarie di Natale è un evento da sempre molto sentito. Migliaia di persone ogni anno frequentano la Perla Verde nel periodo delle festività, vuoi per lo shopping, vuoi per l’allestimento che trasforma viale Ceccarini in un vero villaggio natalizio. Ma quest’anno poteva e doveva essere un po’ diverso. Nulla da dire sull’iniziativa dell’amministrazione comunale, le luminarie sono bellissime e cercheranno di dare un po’ di luce anche agli esercizi commerciali della cittadina romagnola, come tutti gli altri italiani fortemente penalizzati dall’emergenza Covid. Ma vedere tutte quelle persone assembrate, senza che nessuno muovesse un dito per far rispettare le regole stabilite dai vari Dpcm, non è stato un bello spettacolo.

“Le luci di Natale sono bellissime”, scrive Marco Di Maio su Facebook “ma questa cerimonia oggi in viale Ceccarini a Riccione è uno dei più grossi atti di irresponsabilità collettiva visti in questa pandemia, oltre che una grave disattenzione dell’Amministrazione comunale. Al di là delle violazioni delle regole (tra l’altro oggi siamo ancora in zona arancione) – prosegue il deputato di Italia Viva – l’assenza di qualsiasi distanziamento tra la gente ammassata per riprendere l’accensione delle luci natalizie mette a rischio la salute di tantissime persone”.

“Si chiudono i centri commerciali dove gli ingressi possono essere limitati, controllati uno ad uno, gestiti in totale sicurezza (rischiando di far morire tante piccole e medie attività che vi operano all’interno) –  aggiunge Di Maio – e poi si permettono scene deliranti come questa. È assurdo. È pericoloso. È evidente che bisogna riequilibrare le norme introdotte dal nuovo Dpcm. Perché impedire i pranzi di Natale o l’incontro dei congiunti, ma contemporaneamente permettere tutto ciò, rende inutili i sacrifici che vengono chiesti”.

La replica dell’amministrazione di Riccione: “Le foto traggono in inganno, non sono veritiere”

“Se lo shopping è stato consentito, se gli addobbi sono stati consentiti, è giusto dare la possibilità ai cittadini di uscire e stare all’aperto, ovviamente con l’uso delle mascherine, a guardare le luci di Natale – è stata la replica dell’assessore al Turismo, Stefano Caldari (Lega) – Come ha detto oggi lo stessa ministro degli Interni Lamorgese se è stato consentito lo shopping natalizio per salvaguardare un certo tipo di economia poi non si possono militarizzare le strade delle città. La ministra ha avuto ragione e le polemiche che stanno seguendo su tutte le strade dello shopping da Torino a Milano, da Roma a Napoli e quindi ovviamente anche sulla Riviera, sono inutili ma erano immaginabili. Erano scontate”.

“Riccione voglio sottolineare non ha creato alcun evento – ha detto l’assessore al Turismo della Perla Verde – ha addobbato per Natale la città. Non fermiamoci però a guardare solo le foto perché le prospettive degli scatti ingannano l’occhio e non sono veritiere. Guardiamo da vicino strade come viale Ceccarini, o viale Dante, o il lungomare di Riccione, strade larghe abbastanza per consentire il passeggio sicuro“.

Eppure chi c’era oggi a Riccione non è proprio d’accordo con l’assessore Caldari. Insomma, una bella iniziativa vanificata per “semplice” disorganizzazione, vogliamo pensare. E la pensano così anche altri esponenti politici locali. Non è questione di fare polemiche, ma mai come in questo momento dovrebbe essere chiaro a tutti che la salute pubblica viene prima di qualsiasi altra cosa e deve essere tutelate in ogni modo. (foto Daniele Casalboni  –  Il Corriere di Romagna>> Le notizie dall’Italia