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Roccamorice speleologi bloccati nella grotta, due tratti in salvo: si cerca il terzo

05/07/2020 08:33 - Aggiornamento 05/07/2020 08:35

Tre speleologi rimasti intrappolati nella grotta di Risorgenza a Roccamorice, alle falde della Maiella pescarese, che a causa della pioggia abbondante si è allagata. Immediato l’intervento da parte del Soccorso Alpino e Speleologico. Al lavoro la XV Zona Speleo del Cnsas (Speleosubacquea e Disostruzione) per facilitare il passaggio nelle zone sommerse dall’acqua. Le operazioni subito particolarmente complicate hanno reso necessario pure l’arrivo dei Vigili del Fuoco, che con un’idrovora hanno tentato di abbassare il livello dell’acqua all’interno della spelonca in modo da consentire ai soccorsi di penetrare in profondità il più possibile. Secondo quanto riportato dall’Ansa: due speleologi sono stati tratti in salvo dal Cnsas, mentre per tutta la notte si è lavorato per salvare il terzo, di cui si sono perse le tracce.

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Roccamorice speleologi bloccati nella grotta, due tratti in salvo: si cerca il terzo

Stando alle prime ricostruzioni gli speleologi stavano effettuando un’escursione nella grotta Paritelli, nel Comune di Roccamorice alle falde della Majella, quando a causa di una piena, nello specifico di una frana causata dalla pioggia abbondante, sono rimasti bloccati a circa 70 metri dall’entrata. A dare l’allarme è stata una donna che era rimasta fuori dalla grotta e che ad un certo punto ha perso il contatto con il gruppo, composto da chietini e marchigiani. Assieme a lei, fuori dalla spelonca, un uomo che faceva parte della squadra. Presente sul posto anche il sindaco di Roccamorice, Alessandro D’Ascanio.

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Rimasti bloccati a 70 metri di profondità: operazioni di salvataggio ancora in corso

Per tutta la notte sono andate avanti le ricerche per mettere in salvo il terzo speleologo. Gli uomini del Soccorso Alpino e i Vigili del fuoco hanno lavorato in condizioni critiche con le idrovore per liberare i sifoni, ossia i passaggi allagati della grotta, in cui è avvenuto l’incidente. Il gruppo, che aveva allestito un piccolo campo per le esplorazioni, era composto da cinque persone. Gli speleologi tratti in salvo sono stati prontamente curati e assistiti dallo staff del 118. Al momento i due uomini sarebbero estremamente provati, ma in buone condizioni di salute. Attualmente si trovano entrambi all’ospedale di Pescara per i dovuti accertamenti. leggi anche l’articolo —> Riccione, 17enne annega all’alba: aveva trascorso la notte con un gruppo di coetanei