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Salvini Zingaretti incontro di un’ora, deposta l’ascia di guerra: «Abbiamo parlato di lavoro»

16/02/2021 10:18 - Aggiornamento 16/02/2021 18:03

Salvini Zingaretti incontro, deposta l’ascia di guerra? – Martedì 16 febbraio 2021. Matteo Salvini e Nicola Zingaretti hanno avuto un confronto di circa trenta minuti a Montecitorio. A dare conferma il leader della Lega all’uscita della Camera, intercettato da Manolo Lanaro de “Il Fatto Quotidiano”. «Incontro un sacco di gente. Incontro tutti i segretari di maggioranza. Abbiamo parlato di lavoro, del blocco dei licenziamenti, prevenire è meglio che curare. Devo sentire anche i Cinquestelle, Forza Italia, Renzi, perché dobbiamo lavorare insieme», ha dichiarato Salvini.

Salvini zingaretti

Salvini Zingaretti incontro di un’ora, deposta l’ascia di guerra: «Abbiamo parlato di lavoro»

Sul tavolo ci sono le due proposte discordanti di sindacati che premono per una proroga del blocco a tutti i settori, mentre Confindustria preferirebbe uno stop settoriale, vale a dire solo per alcune categorie. «Bisogna incontrarli e ascoltarli a differenza di quanto avveniva prima, bisogna incontrare sindacati ed imprese per trovare un punto in comune», ha dichiarato Salvini. Che poi in sostanza è quanto sta facendo il neo ministro del Lavoro Andrea Orlando, che ieri ha incontrato i sindacati e domani le associazioni delle imprese. «L’ascolto va sempre bene», il commento lapidario del leader della Lega sull’operato del vicesegretario dem. Il “Fatto Quotidiano” ha intercettato anche Zingaretti, uscito da Montecitorio pochi istanti prima di Salvini. Il giornalista ha chiesto qualcosa sul caso scoppiato in casa Pd per la mancanza di donne dem nella squadra di ministri del governo Draghi. «Nessun partito politico ha indicato alcun ministro, com’è noto. Ora troveremo una soluzione anche a questo gravissimo problema. Alle donne del Pd dico che io mi assumo sempre le mie responsabilità», si è giustificato il leader del Partito Democratico.

Salvini zingaretti

Il nodo Arcuri: la maggioranza divisa sulle misure anti Covid

Intanto Draghi lavora tutto il giorno a Palazzo Chigi, dove sono stati visti entrare il ministro per l’Innovazione tecnologica Vittorio Colao e il capo della polizia Franco Gabrielli. Le misure anti-Covid dividono la maggioranza: da Palazzo Chigi è stato reso noto che la decisione di chiudere gli impianti era stata concordata dal premier con il ministro della Salute Roberto Speranza. Da decidere resta ancora il ruolo di Domenico Arcuri e la composizione del Cts, nel mirino di Forza Italia e Lega. Leggi anche l’articolo —> Governo, Molinari (Lega): “Meloni vuole lucrare politicamente sugli errori del governo, fregandosene di Mattarella”

 

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