Oltre le due di notte. Amadeus visibilmente emozionato, ma felice dei risultati ottenuti, ha chiamato sul palco i tre finalisti di Sanremo 2020: Antonio Diodato, Francesco Gabbani e i Pinguini Tattici Nucleari. Al fianco del conduttore l’amico fraterno Fiorello. Il vincitore del Festival è il cantautore Diodato col brano Fai rumore. Secondo posto Francesco Gabbani con Viceversa. Terzo classificato i Pinguini Tattici Nucleari, il gruppo indie rock, che si è presentato all’Ariston col brano Ringo Starr. Premio della Critica Mia Martini assegnato dalla Sala Stampa a Diodato. A quest’ultimo è andato anche il Premio Lucio Dalla. Il riconoscimento Sergio Bardotti a Rancore per il brano Eden. Premio Giancarlo Bigazzi a Tosca per la canzone Ho amato tutto. Il Premio Tim Music sempre a Francesco Gabbani per Viceversa.
Sanremo 2020 vincitore Diodato: secondo Francesco Gabbani, terzi Pinguini Tattici Nucleari
Classifica finale 70esima edizione del Festival di Sanremo (dall’ultima alla quarta posizione). 23. Riki; 22. Junior Cally; 21. Elettra Lamborghini; 20. Giordana Angi; 19. Enrico Nigiotti; 18. Michele Zarrillo; 17. Rita Pavone; 16. Paolo Jannacci; 15. Marco Masini; 14. Alberto Urso; 13. Anastasio; 12. Levante; 11. Raphael Gualazzi; 10. Rancore; 9. Irene Grandi; 8. Achille Lauro; 7. Elodie; 6. Tosca; 5. Piero Pelù; 4. Le Vibrazioni.
Protagoniste le donne, le compagne d’avventura di Amadeus
Questa sera sabato 8 febbraio 2020 si è conclusa la 70esima edizione del Festival di Sanremo, che sarà ricordata dai più come quella dei record, della durata extralarge delle varie puntate e dei colpi di scena. Dall’eliminazione di Morgan e Bugo ai look choc di Achille Lauro, dalla querelle tra Fiorello e Tiziano Ferro al ritorno in scena di giganti della musica italiana come Al Bano e Romina e i Ricchi e Poveri. E ancora le polemiche per quel «passo indietro» che Amadeus si è lasciato sfuggire in conferenza stampa, prima ancora che la kermesse canora prendesse il via. Un fraintendimento subito smentito da un festival che di fatto ha voluto rendere protagoniste proprio le donne. Tante le compagne d’avventura che il conduttore ha voluto vicino a sé: Rula Jebreal, Diletta Leotta, Laura Chimenti, Emma D’Aquino, Georgina Rodriguez, Alketa Vejsiu, Antonella Clerici, Francesca Sofia Novello e Sabrina Salerno. Tutte diverse, ognuna luminosa a suo modo.
Sanremo 2020 finale sabato 8 febbraio
Fino alla fine col fiato sospeso. La classifica provvisoria prima che la finalissima prendesse il via vedeva al primo posto Diodato, secondo Gabbani, terze Le Vibrazioni. Poi i Pinguini Tattici Nucleari, Pelù, Tosca, Elodie, Irene Grandi, Rancore, Anastasio, Achille Lauro, Gualazzi, Levante, Jannacci, Masini, Pavone, Zarrillo, Urso, Giordana Angi. Fanalino di coda: Nigiotti, Elettra Lamborghini, Riki, Junior Cally. Gli artisti hanno però deciso di giocarsela fino alla fine: outfit sbalorditivi e dannatamente sexy quelli di Elodie e Irene Grandi; energia da vendere Rita Pavone, parimenti il rocker Piero Pelù; coinvolgenti Francesco Gabbani, Le Vibrazioni e i Pinguini Tattici Nucleari, in gara coi pezzi forse più orecchiabili di questo Sanremo 2020.
Fiorello: «La Rai ha proposto ad Ama e me di fare il bis…»
Lo abbiamo detto in apertura, quest’edizione sarà ricordata però soprattutto per la lunghezza smisurata delle varie serate. Un fatto su cui ha scherzato ad inizio puntata lo stesso co-conduttore Rosario Fiorello. «La Rai ieri sera ha proposto ad Ama e me di fare il bis. Ieri sera c’erano cose mai viste, Morgan che inseguiva Bugo, Rita Pavone che giocava a burraco con Dua Lipa, Pelù che struccava Achille Lauro. Il figlio di Amadeus quando è iniziato il festival aveva 8 anni, oggi ne ha 11. Questo è il festival più bello di tutti, sono spariti tutti, Salvini, Zingaretti, ho visto Floris che parlava di pensioni con Elettra Lamborghini. Tutto merito di quell’uomo pazzesco!», ha esclamato entusiasta lo showman siciliano. In realtà di questo Festival di Sanremo 2020 ci porteremo dietro diverse cose: dal monologo commovente di Rula Jebreal a quello altrettanto emozionante di Paolo Palumbo; la standing ovation a Vincenzo Mollica prossimo alla pensione; le battute irriverenti di Fiorello, che si conferma una vera eccellenza italiana; la vittoria di Leo Gasmann nella categoria giovani; i due ‘Cristiano’ più amati sui social, Ronaldo e Malgioglio seduti in serate diverse sulla stessa poltrona. E ancora la musica, qualche critica di cui avremmo fatto volentieri a meno, i fiori, gli abiti favolosi, gli ospiti, la temutissima scala e quella celeste nostalgia che ci ricorda che pure questo 70esimo Festival della canzone italiana è volato via, ce lo siamo buttato alle spalle. Ora toccherà alle radio, ai dischi da vendere.