Scomparsa Samira El Attar: il marito Mohamed Barbri, in carcere con le pesanti accuse di omicidio e soppressione di cadavere, si prepara ad affrontare il processo la cui prima udienza avrà luogo il 29 gennaio 2021 presso la Corte D’Assise di Rovigo. L’uomo si professa innocente e annuncia a mezzo stampa di avere cambiato i suoi legali difensori e di avere nominato una criminologa.
Il marito di Samira nomina nuovi legali e si affida alla criminologa Anna Vagli
Alle porte dell’inizio del processo, la cui prima udienza è fissata per il 29 gennaio 2021 presso la Corte D’Assise di Rovigo, Mohamed Barbri, accusato di omicidio e soppressione di cadavere di Samira El Attar, ha nominato due nuovi legali ed una criminologa. La scelta è ricaduta su due avvocati noti nel panorama dei principali casi di cronaca nera italiana, Riziero Angeletti e Francesco Zacheo, che assistono – tra gli altri – Padre Graziano e il papà di Noemi Durini.
Gli Avv. Zacheo e Angeletti hanno poi nominato la Dott.ssa Anna Vagli, criminologa forense, già consulente tecnico di Antonio Logli e degli zii paterni di Evan Lo Piccolo. Stando ad indiscrezioni, la Vagli non sarà l’unico consulente nominato dal pool difensivo di Barbri.
Non c’è la prova della morte violenta di Samira: le parole della criminologa Vagli ad UrbanPost
Anna Vagli ad UrbanPost: «Anzitutto ringrazio i nuovi Avv. Zacheo e Angeletti per la fiducia accordatami. Più che di elementi a discarico, in questa fase sottolineerei il fatto che al momento Samira El Attar è ancora una persona scomparsa e non risulta in alcun modo provato l’episodio di morte violenta. Mi sembra un ottimo punto di partenza. In aggiunta, oltre a fornire un contributo nella ricerca della verità, mi impegnerò anche per preservare il futuro di una minore che al momento manca di entrambe le figure genitoriali.». Clicca qui per leggere gli approfondimenti di UrbanPost sul caso Samira El Attar
Scomparsa Samira, la scheda di Chi l’ha visto?
“Samira El Attar, 43 anni, lavora da molti anni come badante in Italia, dove vive a Stanghella (Padova), con il marito e la figlia di quattro anni. La mattina di lunedì 23 ottobre, verso le 8:45 è uscita in bicicletta per portare la bambina all’asilo. Più tardi, una sua vicina l’ha incontrata e le ha dato una borsa con degli abiti per la figlia. E’ rientrata a casa, ha lasciato la borsa e si è allontanata con la bicicletta. Non è più tornata né ha dato notizie. Ha con sé i documenti e il cellulare, che risulta spento. La mattina aveva detto al marito che sarebbe andata a fare un colloquio di lavoro, senza però precisare dove. Non è stata trovata nemmeno la sua bicicletta bianca, che ha dietro un seggiolino per bambini azzurro con poggiapiedi bianchi e sul manubrio una rete per appoggiare le borse”.