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Scuola concorsi docenti 2020, 49mila posti: in cosa consistono le prove

10/02/2020 12:57

Scuola concorsi per 49mila docenti. La corsa contro il tempo è cominciata: dal 4 febbraio 2020 il Consiglio superiore della pubblica istruzione (Cspi) ha ricevuto i due decreti ministeriali sui bandi. La ministra Azzolina però, come spiega Il Sole 24 ore, non ha attivato la procedura di urgenza, dunque il suo parere potrà arrivare entro 40 giorni. Per il concorso straordinario, destinato ai precari con 3 anni di servizio, è previsto solo un quiz da 80 quesiti e la valutazione dei titoli; per quello ordinario si tratterà invece di due scritti e un orale, preceduti da una prova preselettiva, prevista soltanto nelle regioni con più candidati. In cosa consisteranno le prove? Quali sono le materie da studiare? L’assegnazione dei punteggi? Di seguito una guida completa.

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Scuola concorsi docenti 2020, 49mila posti: in cosa consistono le prove

La ministra Azzolina ha chiarito che i concorsi saranno banditi insieme, come del resto è previsto dal decreto scuola convertito a dicembre 2019. Come è facile intuire però la procedura straordinaria da 24mila posti per il prossimo triennio tra medie e superiori, avverrà in tempi più rapidi. Ci sarà una sola prova al computer con 80 quesiti. Potranno partecipare tutti gli insegnanti con 3 anni di insegnamento alle spalle tra l’anno scolastico 2008/2009 e il 2018/2019. Chi li maturerà soltanto nel 2019/2020 sarà ammesso sì, ma con riserva. I Candidati dovranno rispondere a 45 quesiti per le competenze disciplinari relative alla classe di concorso richiesta, 30 domande per le competenze didattico/metodologiche e 5 per la conoscenza dell’inglese. Per il sostegno ci saranno: 15 quesiti normativi; 30 di ambito psicopedagogico e didattico; 30 su conoscenza delle disabilità e degli altri bisogni educativi speciali; 5 di inglese. Ogni risposta esatta varrà 1 punto, nessuna penalità per quella sbagliata, che conterà zero. Per superare il test bisognerà ottenerne almeno 56. Il punteggio massimo è di 80. Chi supererà la soglia fissata, senza però ottenere una cattedra, potrà partecipare alla procedura di abilitazione prevista sempre dal decreto scuola. Non avrà valore però la sola prova: al punteggio si andrà ad aggiungere la valutazione dei titoli (un massimo di 20 punti).

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Per quello ordinario potrebbe essere prevista la preselettiva

Passiamo ora al concorso ordinario, quello da 25mila per medie e superiori, destinato sia a prof già abilitati sia i neolaureati in possesso dei 24 Cfu richiesti dalla legge per insegnare. Sempre su base regionale e sempre tenendo conto i posti disponibili. Le prove saranno tre: due scritti e un orale. Ciascuna del valore di 40 punti. Per superare gli scritti sarà necessario almeno totalizzare 28. Come per il concorso straordinario la valutazione dei titoli attribuirà altri 20 punti. Nelle regioni con più domande potrebbe esserci anche una prova preselettiva a croci. I due concorsi, come sottolinea Il Sole 24 ore, dovrebbero arrivare al traguardo in tempi diversi: quell’ordinario a partire dall’anno scolastico 2021/22; quello straordinario già dal 2020/21.

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