Persiste il calo di consensi per la Lega, ma a soffrire particolarmente questa settimana è il Partito Democratico. A sottolinearlo sono gli ultimi sondaggi politici pubblicati oggi, realizzati dall’Istituto Ixè per il programma in onda su Rai 3 Cartabianca. Continua quindi a segnare in negativo il Carroccio, che però rispetto alle ultime rilevazioni questa volta perde una percentuale meno significativa. Scende comunque al 24,6% delle preferenze, un numero significativamente lontano da quelli raggiunti fino a qualche mese fa.
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Sondaggi politici oggi, le percentuali dei partiti
Ecco le percentuali raccolte dai partiti secondo l’ultimo sondaggio dell’Istituto Ixè:
- Lega-Salvini: 24,6%
- Partito Democratico: 22,0%
- Movimento 5 Stelle: 16,9%
- Fratelli d’Italia: 14,2%
- Forza Italia: 7,5%
- La Sinistra: 3,0%
- Italia Viva: 2,6%
- +Europa: 2,1%
- Azione: 2,0%
- Europa Verde: 1,8%
- Altri: 3,3%
- Indecisi/astenuti: 40,2%
Si conferma quindi il trend decrescente del Carroccio, che rispetto alla scorsa settimana perde lo 0,3% e si ferma al 24,6%. Niente di significativo, ma sicuramente rende l’idea di un cambiamento preferenziale nei cittadini. Non riesce a guadagnarne, tuttavia, il Partito Democratico di Nicola Zingaretti, che nonostante tutto non riduce le distanze. Il PD infatti perde lo 0,9% e si assesta al 22% delle intenzioni di voto. Abbastanza stabile invece il Movimento 5 Stelle, in leggera ripresa rispetto ai mesi scorsi. Anche questa settimana, infatti, il partito pentastellato si guadagna lo 0,1% e conquista il 16,9% dei consensi. Fratelli d’Italia invece di conferma il partito più in crescita negli ultimi mesi, e anche questa settimana riesce a raccogliere lo 0,4% in più attestandosi al 14,2%.
Anche per quanto riguarda il terzo partito di centrodestra, Forza Italia, sono giornate positive: con un +0,3% sale al 7,5% delle preferenze. Soffre, invece, Italia Viva che rimane bloccata al 2,6%. Per gli altri partiti più piccoli, poi, La Sinistra passa al 3% (+0,2%); +Europa è al 2,1%, Azione al 2% con un significativo +0,9%, mentre Europa Verde si ferma all’1,8%. Ancora molto amplia la platea degli indecisi e degli astenuti: 40,2%.
Sondaggi politici oggi, la fiducia nei leader
Giuseppe Conte si conferma anche questa settimana il leader preferito degli italiani, ma da ora in poi probabilmente si dovrà scontrare con una nuova figura emersa proprio durante l’emergenza coronavirus: Luca Zaia. Secondo la rilevazione, infatti, il 59% degli intervistati ripone la propria fiducia nel Premier Conte. Il 48%, invece, è stato convinto dall’operato di Luca Zaia, il presidente della regione Veneto. Ecco le percentuali degli altri leader:
- Conte: 59%
- Zaia: 48%
- Meloni: 34%
- Salvini: 29%
- Zingaretti: 28%
- Di Maio: 27%
- Berlusconi: 23%
- Renzi: 11%
Agli intervistati è stato domandata inoltre quanta fiducia ripongono nel governo Conte. Di questi, la maggioranza risponde molto (15%) o abbastanza (43%): l’esecutivo sta convincendo quindi il 58% dei cittadini italiani. Il 18%, invece, afferma di non riporre alcuna fiducia nel governo Conte bis, mentre il 24% si ritiene poco fiducioso. Non solo: la rilevazione ha chiesto inoltre quanto pensano durerà il mandato del Premier Conte: secondo il 38%, arriverà al termine della legislatura, quindi al 2023. Secondo il 18%, invece, durerà almeno fino all’elezione del prossimo Presidente della Repubblica, prevista per il 2022. Alcuni invece sono meno ottimisti: il 17% crede che una volta finita l’emergenza coronavirus, il governo cadrà. Il 12%, infine, addirittura gli concede solo altri pochi mesi.
Nel complesso, comunque, si può dire gli italiani siano stati soddisfatti della gestione dell’emergenza Covid: il 71%, infatti, giudica l’operato governativo molto (16%) o abbastanza positivo (55%). A ritenerlo per niente sufficiente è solamente il 19%, mentre il 17% lo considera poco positivo.
Scenario politico
Il governo si sta giocando il tutto per tutto in questo momento. E non lo sta facendo nel migliore dei modi. I ritardi sul Decreto Rilancio, atteso da settimane, ne sono una dimostrazione. Così come lo è la poca precisione con cui si stanno definendo le linee guida per chi, il prossimo 18 aprile, potrà tornare a lavorare e a riaprire la propria impresa. L’impressione che gli imprenditori siano stati un po’ abbandonati, poi, è ormai nelle menti dei più. Insomma, se anche non sta “lavorando col favore delle tenebre”, sicuramente sta barcollando nel buio. Da lunedì la palla sarà in mano ai governatori di Regione, e questo può aprire al rischio di una vera e propria anarchia regionale, con regole e protocolli diversi da un confine all’altro.
Sicuramente, poi, sta influendo il caso Silvia Romano: l’appoggio degli elettori pentastellati, infatti, potrebbe essere stato influenzato dalla gestione della liberazione organizzata dalla Farnesina e quindi guidata da Luigi Di Maio. Inoltre, la questione del Mes è stata l’ennesima arena di scontro tra maggioranza e opposizione, e anche questo ha influito sicuramente l’andamento delle intenzioni di voto. Ora è il momento di tirare le somme, e dimostrare se il governo è all’altezza della situazione che sta per verificarsi: una crisi economica senza precedenti. >>Tutti i sondaggi elettorali