Il sondaggio politico Demos per «La Repubblica» combina grandi novità e dati assodati: i partiti sono diventati personali e di passaggio, spiccano i leader, le spinte dei singoli: Mario Draghi si conferma ancora una volta in testa alla classifica della fiducia seguito da Conte, Meloni e Gentiloni. I dem si rivelano gli ultimi eredi delle forze politiche tradizionali.
Sondaggi politici, sorpasso di Giorgia Meloni: Draghi avanti a Conte nella classifica di fiducia
“Oggi FdI ha sorpassato il Pd di un punto o poco più: 22,3% a 21%. Mentre Lega e M5S si posizionano fra il 13 e il 16%. Tutti gli altri sono sotto il 10%. FI: all’8%. I rimanenti: meno del 5%. È una conferma che la distanza fra i cittadini e i partiti si è allargata, complice la pandemia. Mentre, parallelamente, si è rafforzato il consenso verso i Presidenti”, spiega Ilvo Diamanti. Complice la pandemia prima e la guerra in Ucraina poi appare sempre più definito il clima di precarietà che spaventa gli Italiani: la fiducia nel premier e nel suo governo fanno segnare due 63 per cento. Poco meno di 8 italiani su 10 prevedono che l’ex numero uno della Bce rimarrà in carica fino al termine della legislatura. Come chiarisce Diamanti su «La Repubblica» “il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, è divenuto il riferimento principale di ‘quasi’ tutti. Come Giuseppe Conte, prima di lui, sostenuto da un largo consenso, fino alle ‘dimissioni forzate’, nel febbraio 2021. Una tendenza confermata da questo sondaggio”.
Spiccano le spinte dei singoli: piacciono i leader
Draghi è seguito, a distanza, da Giuseppe Conte. “Favorito, a sua volta, dal precedente ruolo di governo, piuttosto che dall’attuale posizione, alla guida del M5S. È, comunque, significativo come quasi tutti i leader politici proposti nel sondaggio di Demos abbiano visto salire il loro grado di fiducia”, si legge sempre nel sondaggio uscito sul quotidiano diretto da Maurizio Molinari. Tra i leader balzo di Giorgia Meloni e Paolo Gentiloni, che hanno affiancato il capo M5s. L’incremento maggiore (+7 punti), però, è registrato da Dario Franceschini del Pd, molto attivo sul fronte della cultura. E dal leader azzurro Silvio Berlusconi. Seppure il Cavaliere non sia fra i più apprezzati. Ma non è una novità: l’imprenditore milanese è sempre stata una figura particolarmente divisiva.
Il sondaggio politico Demos rivela una situazione instabile
Il sondaggio Demos mostra chiaramente che ci troviamo in una situazione instabile, tanto più perché coinvolti in una ‘triplice campagna elettorale’: “La prima riguarda i referendum sui temi della giustizia, che si svolgeranno il prossimo 12 giugno. Una scadenza importante, sulla quale una larga maggioranza di cittadini ammette di non essere molto (o per nulla) informata. Tuttavia, l’esito della consultazione, come chiarisce Fabio Bordignon, potrebbe avere effetti rilevanti. In particolare, sul partito e sul leader più impegnati su questo fronte: la Lega di Matteo Salvini. Nello stesso periodo, peraltro, si voterà per rinnovare l’amministrazione in circa mille comuni. Un test importante sullo stato di salute dei partiti, sul territorio. La terza campagna riguarda le elezioni politiche, previste fra un anno. Ma è già iniziata. Da tempo”. Insomma, staremo a vedere. Leggi anche —> Draghi stanco delle ‘montagne russe’, pronto a scendere: “Se il governo cade, vivo anche meglio”