Strage di Erba: no della Corte d’assise di Como alla analisi dei reperti di indagine richiesta dalla difesa di Rosa Bazzi e Olindo Romano, i coniugi condannati all’ergastolo per il massacro consumatosi nella corte di Via Diaz l’11 dicembre 2006 in cui furono trucidati Raffaella Castagna, suo figlio Youssef di due anni, sua madre Paola Galli e la signora che abitava al piano superiore, Valeria Cherubini.
No ad analisi reperti: la Corte d’assise di Como respinge richiesta difesa Rosa e Olindo
Un parziale ‘no’ della Corte quello emesso quest’oggi, 4 febbraio 2020: i giudici hanno infatti autorizzato i difensori di Rosa e Olindo ad acquisire una copia integrale dei file audio originali in mano alla Procura contenenti – a detta degli avvocati dei coniugi Romano – intercettazioni lacunose e sospette. “Se la difesa ha dei dubbi della genuinità delle copie fornite dalla società Waylong (che elaborò le copie ndr) ben può richiedere alla Procura nuove copie dei files originaliil cui rilascio si autorizza fin da ora”, così i giudici secondo quanto riporta “Il Giorno”. Respinta invece la richiesta di analizzare i reperti trovati sulla scena del crimine e mai esaminati prima; in particolare una traccia di sangue sulla quale venne isolato un profilo genetico all’epoca dei fatti non identificabile ma che oggi, se analizzata con le nuove tecnologie a disposizione degli inquirenti, avrebbe potuto produrre un risultato diverso. L’avvocato Fabio Schembri ha annunciato il ricorso in Cassazione contro il provvedimento dei giudici.
Rosa e Olindo, difesa: iter per richiesta revisione processo andrà avanti
La difesa di Rosa e Olindo procederà tuttavia spedita verso la richiesta di revisione del processo. Lo conferma anche la redazione di Quarto Grado in un post Facebook: “Così ha deciso la Corte d’Assise di Como a seguito dell’udienza che si è tenuta ieri, presieduta dal giudice Valeria Costi. La corte, composta anche da giudici popolari, ha ritenuto di non dare questa possibilità ai difensori di Olindo e Rosa. All’uscita dal tribunale il pool di difensori ha annunciato che – al là di questo verdetto – presenteranno richiesta di revisione del processo entro qualche mese”.