È proprio in questi momenti che bisogna evitare il più possibile l’isteria collettiva da Coronavirus. Invece pare che la sicurezza e riservatezza da parte dei sindaci faccia acqua da tutte le parti. In molte città già da ieri sera è stato reso pubblico la bozza di decreto che stabilisce le nuove “zone rosse” dell’epidemia in Italia. Teresa Bellanova, ministro delle Politiche Agricole e Forestali del governo Conte ha espresso la sua grande preoccupazione per questa fuga di notizie. Ieri sera a mezzanotte ha pubblicato su Facebook il suo commento preoccupato: «Adesso più che mai, davanti a un Paese spaventato e confuso, sono necessari quel rigore nei processi decisionali e quella sobrietà nella comunicazione che richiamavo solo pochi giorni fa».
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Fuga di notizie, la ministra Teresa Bellanova è furiosa
Ieri sera a mezzanotte Teresa Bellanova era furiosa. Sul suo profilo Facebook ha invitato tutti alla calma e alla responsabilità: «Sto ricevendo numerosissime chiamate da parte di associazioni, cittadini ed amministratori per chiarimenti in merito a testi dei DPCM fatti circolare che, è bene dirlo con chiarezza, sono solamente BOZZE. Con i miei uffici anche in queste ore siamo al lavoro per formulare le migliori proposte utili alla stesura dei Dpcm definitivi e ufficiali. Adesso più che mai, davanti a un Paese spaventato e confuso, sono necessari quel rigore nei processi decisionali e quella sobrietà nella comunicazione che richiamavo solo pochi giorni fa. Il mio invito a tutti è di attendere le comunicazioni ufficiali che quanto prima arriveranno.»
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Teresa Bellanova invita tutta alla calma e responsabilità
Anche qualche giorno fa, Teresa Bellanova aveva segnalato la stessa situazione di emergenza: «Leggo online bozze di decreti che a me, come immagino anche ad altri colleghi, non sono mai arrivate e vedo annunciate decisioni che non sono state ancora assunte. Invito tutti al rigore nei processi decisionali ed alla sobrietà nella comunicazione: in momenti come questi sono più che mai necessari. Il Paese sta vivendo un momento delicatissimo. Non è il caso che comunicazioni maldestre moltiplichino disorientamento e confusione.»