Il Lazio parte con la terza dose di vaccino dalla prossima settimana. Lo ha annunciato il presidente della Regione Nicola Zingaretti, oltre all’assessore alla Sanità Alessio D’Amato. A breve il ministro della Salute Roberto Speranza pubblicherà la circolare con le specifiche sulla somministrazione della terza dose. Si parte dalle persone con particolare fragilità immunitaria, primi tra tutti coloro che hanno ricevuto un trapianto.
Terza dose in Lazio
“Dalla prossima settimana iniziamo con chi ha ricevuto un trapianto e che saranno contattati dal sistema sanitario regionale. Continuiamo a mettere in sicurezza la vita e il futuro”. Così su Twitter Nicola Zingaretti, che conferma l’annuncio di Alessio D’Amato. La Regione Lazio aspetta solo la circolare del Ministero della Salute, con la quale verranno date le specifiche delle persone con fragilità immunitaria. E’ da questi soggetti fragili che ricomincerà il terzo giro della somministrazione del vaccino anti-Covid.
Il Lazio parte con la terza dose di vaccino. Dalla prossima settimana iniziamo con chi ha ricevuto un trapianto e che saranno contattati dal sistema sanitario regionale. Continuiamo a mettere in sicurezza la vita e il futuro
— Nicola Zingaretti (@nzingaretti) September 12, 2021
A chi verrà somministrata la terza dose
Come già era stato anticipato, verrà prescritta la terza dose di vaccino anti-Covid ai soggetti con fragilità, come pazienti che hanno subito un trapianto o i pazienti oncologici. Questi potrebbero essere complessivamente circa 2,3 milioni. La Rete Nazionale Trapianti del ministero della Salute indica, infatti, che nel 2020 le persone seguite in Italia dopo un trapianto sono oltre 45mila e il sito Epicentro dell’Istituto Superiore di Sanità indica che i pazienti oncologici in Italia sono oltre 2,250 milioni. Si tratta tuttavia di numeri indicativi, poiché alla circolare seguiranno ulteriori note tecniche-scientifiche che definiranno in modo più preciso le categorie di “immunocompromessi”. Si passerà poi a somministrare la terza dose a “over 80 e operatori sanitari“, aveva detto ancora Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del ministero della Salute. >> Primo di giorno scuola, Green pass e regole in classe: il debutto del software dei controlli