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Usa-Iran guerra, l’attacco missilistico di Teheran: pronta la risposta americana

08/01/2020 09:57 - Aggiornamento 08/01/2020 10:04

E’ ormai guerra aperta tra Usa e Iran. Dopo i funerali del generale Soleimani, ucciso da un raid americano, Teheran ha risposto nella notte con un attacco missilistico. L’attacco iraniano ha colpito tre basi in Irak, dove sono presenti i militari Usa. Secondo Teheran avrebbe distrutto gli obiettivi, facendo almeno 80 vittime. Al momento non ci sono conferme ufficiali sul numero dei morti.

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L’operazione “Soleimani martire”

Teheran l’ha chiamata “Soleimani martire”. L’operazione militare è scattata stanotte all’1.20 ora locale (mezzanotte circa in Italia), la stessa ora in cui è stato ucciso il generale Qassem Soleimani a Baghdad lo scorso venerdì. Le forze armate iraniane hanno lanciato i missili di propria produzione Ghiam e Fateh. Come detto Teheran parla di almeno 80 vittime in seguito all’attacco, ma non ci sono conferme ufficiali. Da parte americana la reazione all’attacco è stata immediata. La Casa Bianca ha risposto con un tweet dello stesso Presidente per dire semplicemente “va tutto bene”, ma questa mattina è atteso il discorso di Trump: la risposta americana è pronta da tempo.

Usa-Iran guerra: pronta la risposta americana

“Stiamo facendo una ricognizione dei danni e delle vittime in queste ore. Finora va bene! Abbiamo le truppe più forti e meglio equipaggiate al mondo! Rilascerò una dichiarazione in mattinata”, ha scritto Donald Trump. E’ un’escalation inevitabile quella che è scaturita dall’eliminazione del numero due del regime di Teheran, Soleimani. Anche se l’Iran ha minimizzato l’attacco evitando di parlare di un conflitto imminente, la risposta americana è prevedibile e pronta da tempo. La Marina Usa presente in forze nel Golfo Persico è pronta a rispondere all’attacco con una pioggia di fuoco mirata sugli obiettivi sensibili (siti militari e missilistici prima di tutto) individuati da tempo dal Pentagono. Ma se dovesse esserci una reazione americana l’Iran è pronto a rispondere con un attacco missilistico su Israele. Scrive il New York Times: “I pianificatori militari dell’Iran hanno anticipato gli attacchi di ritorsione da parte degli Stati Uniti. I principali siti militari, petroliferi ed energetici sono stati messi in allerta e i sistemi di difesa antimissile sotterranei erano pronti a contrattaccare”.

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Usa-Iran guerra: Trump “solo” sul fronte anti-ayatollah

Insomma, la guerra è iniziata per volere dello stesso Trump che ora deve apprestarsi a combatterla, nello sconcerto della comunità internazionale. Non solo, il fronte interno è diviso su un possibile nuovo conflitto con l’Iran degli ayatollah. Mentre i repubblicani sostengono uniti il Presidente, è da registrare il monito della speaker della Camera Usa, la democratico Nancy Pelosi: “Gli Usa e il mondo – ha affermato – non possono permettersi una guerra. Sul fronte internazionale si attende soprattutto la reazione di Mosca, finora silente. Putin ha rilevanti interessi nello scenario, anche se si è sempre tenuto defilato nello scontro tra Washington e Teheran. Ma in caso di un conflitto aperto la Russia farà valere il suo peso e non sarà certo un vantaggio per Trump. >> Le notizie di Esteri.