Cresce l’allerta per il Coronavirus, che sta mettendo in ginocchio Wuhan. Dalla città cinese è atterrato a Roma, al Leonardo da Vinci di Fiumicino, con un’ora d’anticipo, il volo con a bordo 202 passeggeri provenienti dalla provincia centro-orientale di Hubei. Alle persone, per la prima volta, sono state applicate tutte le procedure disposte dalle autorità per prevenire il diffondersi del contagio. Ai passeggeri del volo di linea, diretto della China Southern Airlines Cz 645, atterrato alle 4.50 da noi, è stata controllata la temperatura corporea con scanner particolari, capaci di registrare eventuali alterazioni.
Virus Cina, atterrato a Fiumicino il volo con 202 passeggeri: falso allarme prima della partenza
«Hanno controllato il nostro stato di salute ci hanno misurato febbre sia a bordo che in aeroporto e poi abbiamo compilato alcune schede sui nostri spostamenti in Italia», hanno affermato alcuni turisti intervistati, facendo sapere che il corridoio sanitario predisposto dal Ministero della Salute è stato rispettato. In pista, sotto bordo c’era un mezzo della Croce Rossa con personale addetto e una camera di biocontenimento del rischio infettivo. Al momento nessun caso sospetto: l’apposito scanner non ha rivelato alcuna anomalia, parimenti le visite dei medici.
Tutti i passeggeri e lo staff dell’equipaggio con la mascherina
Al gate di partenza a Wuhan, però, si sarebbe registrato un «falso allarme». Ad un passeggero, poco prima del decollo, era stata riscontrata febbre: dopo una serie di accertamenti (che sono stati ripetuti anche in Italia) ci si è resi conto che non si aveva a che fare col Coronavirus. Tutti i passeggeri e lo staff dell’equipaggio hanno indossato la mascherina fino al momento dello sbarco al Leonardo di Fiumicino. Sul volo dalla Cina c’erano anche due italiani: «Siamo andati a Wuhan per lavoro dovremmo ritornarci ma al momento è impossibile», hanno spiegato all’uscita dal gate. La situazione nella città cinese è complicata: nel marasma generale l’aeroporto è rimasto chiuso.
Virus Cina, l’appello del sindaco: «Non venite qui»
Nella città della provincia centro-orientale di Hubei, focolaio dell’epidemia, si sono registrati finora la maggior parte dei contagi. Parliamo di oltre 440 in tutto e di 17 morti. A Wuhan, intanto, sono state annullate anche le celebrazioni per il Capodanno. Preoccupato, il sindaco della città, ha lanciato un accorato appello: «Non venite qui».