Viviana Parisi si è suicidata. Come anticipato da UrbanPost nelle scorse ore, la Procura di Patti chiude le indagini sul giallo di Caronia e chiede l’archiviazione del fascicolo. La donna, dj 43enne, secondo quanto emerso dalle lunghe investigazioni, si sarebbe suicidata dopo avere strangolato il suo bambino Gioele.
Viviana Parisi si è suicidata dopo avere ucciso il suo bambino: Caronia, tragico epilogo
Si sarebbe lanciata dal traliccio ai piedi del quale è stata ritrovata senza vita. Probabilmente poco dopo essersi addentrata nella boscaglia che costeggia l’autostrada Messina-Palermo, dopo il tamponamento avuto con l’auto mentre percorreva la galleria Pizzo Turda la mattina del 3 agosto di un anno fa. Con lei c’era il suo bambino di 4 anni. A metterlo nero su bianco è il Procuratore capo di Patti (Messina), Angelo Vittorio Cavallo, che ha condotto le indagini.
Esclusa l’azione di terzi
“L’Ufficio, a prescindere dai risultati degli accertamenti tecnici, sin dal primo svolgersi delle indagini, ha inteso operare un controllo capillare su tutti i soggetti a qualunque titolo ”gravitanti” nella zona, al fine di poter escludere in modo certo e sicuro qualunque loro coinvolgimento nella vicenda”.
Spiega il procuratore che “A tale proposito sono stati identificati, controllati, assunti a s.i.t. ed intercettati per lungo tempo tutti i raccoglitori del sughero, gli allevatori ed i soggetti comunque presenti nella zona. Le dichiarazioni di tali soggetti sono apparse lineari, coerenti, scevre da contraddizioni di sorta, riscontrandosi reciprocamente, sulla presenza in zona e sui successivi spostamenti, non facendo emergere alcun elemento di sospetto o di dubbio, e confermando la loro completa e totale estraneità ai fatti: nessuno di loro ha mai visto, né tanto meno incontrato Viviana ed il figlio Gioele”.
Analisi tabulati telefonici conferma attendibilità dei testimoni
Riscontri oggettivi che portano quindi alla certa esclusione della ipotesi paventata dal marito di Viviana, Daniele Mondello, e dal suo team difensivo. Quella, cioè, dell’aggressione e/o l’intervento sulla scena di una mano ignota. Acquisiti anche i tabulati telefonici del periodo temporale 3-19 agosto 2020 “al fine di verificare la compatibilità degli spostamenti compiuti in quel periodo con le dichiarazioni rese agli investigatori”. Dall’analisi non sono emersi elementi interessanti ai fini investigativi né circostanze in contrasto con quanto riferito alle Forze dell’Ordine dai succitati testimoni. Anzi, hanno dimostrato “l’assoluta genuinità e buona fede di tutte le loro propalazioni sui fatti”.
Viviana Parisi: il suo precario stato di salute “non compreso fino in fondo” dai familiari
“L’intera vicenda, in realtà, è ascrivibile in modo esclusivo alle circostanze di tempo e di luogo, al comportamento ed alle condotte poste in essere da Viviana Parisi e al suo precario stato di salute, purtroppo non compreso sino in fondo, in primo luogo da parte dei suoi familiari più stretti”.
La donna soffriva di una forte depressione e manie di persecuzione. Lo ha accertato il medico psichiatra professor Massimo Picozzi, incaricato dalla Procura di effettuare una perizia sulla donna. Viviana soffriva di ”una patologia importante di valenza psicotica dalla quale non si era mai ripresa completamente”. Questo scrive il noto medico nella relazione sulla sua ‘autopsia psicologica’. Viviana era affetta da un ”disagio preesistente da almeno due anni”, con aspetti clinici tali “da spingere a ipotizzare un accertamento sanitario obbligatorio per far fronte alla situazione”.
Riscontrata altresì la ‘‘presenza di spunti psicotici, con tematiche mistiche, persecutorie e di rovina”. Con “riferimenti al demonio, interpretatività delirante – il diavolo nel serpente del bastone di Asclepio”, si legge nella perizia. (Continua a leggere dopo la foto)
Secondo il consulente “l’incidente stradale ha rappresentato per costei uno stress acuto che ha valicato ogni capacità di elaborazione e risoluzione’‘; tale situazione è stata causata da ”una interpretazione persecutoria dell’evento”, come se il sinistro fosse stato ”causato intenzionalmente, per nuocerle, da inesistenti aggressori”, oppure, in alternativa, dall’”innescarsi del timore inaccettabile che il marito ne approfittasse per toglierle la potestà genitoriale, allontanandola per sempre dal suo bambino”.
Gli sms tra Daniele Mondello e Viviana, lui: “Curati, stai rovinando la vita di tuo figlio”
Emerse indiscrezioni anche sullo scambio di messaggi tra la donna ed il marito acquisiti agli atti. Daniele Mondello scriveva alla moglie per chiederle (invano) di curarsi. Così in un messaggio dell’8 giugno 2020: ”Prendi le pillole, se ami tuo figlio”. Ed ancora: ”Hai rovinato la nostra famiglia, vergognati, mi dispiace solo per mio figlio che non si meritava questo”, ”Curati!”.
In quello stesso giorno, secondo quanto trapela, l’uomo inviava uno screenshot alla moglie Viviana contenente questo indirizzo: ”Centro di Terapia Strategica – Research Training, Psychotherapy Institute – Paranoia e manie di persecuzione. L’intervento attraverso la psicoterapia breve e strategica”. Messaggio accompagnato da queste parole: ”Leggi bene, non essere presuntuosa, questo è il problema che ti sono stato vicino per aiutarti, ma tu non vuoi farti aiutare e stai distruggendo la vita di nostro figlio, la tua e la mia e stai facendo soffrire la tua famiglia e la mia, per una volta ascolta chi ti vuole veramente bene!”.
Il piccolo Gioele non è stato aggredito dagli animali selvatici
“Gli accertamenti di genetica umana e di carattere veterinario hanno consentito di rilevare come gli indumenti indossati da Gioele al momento dei fatti (sandali; pantaloncino; slip; frammento di maglietta) non recassero tracce di sangue”. Elementi, questi, che confermano come il piccolo “non possa essere stato oggetto di un’aggressione in vita da parte di cani o altri animali selvatici, dal momento che un’aggressione di tal tipo avrebbe prodotto, proprio a causa delle ferite inferte, un imponente perdita di sangue con conseguente ”dilavamento” di tutti gli indumenti indossati”. Potrebbe interessarti anche —> Viviana Parisi e Gioele, come sono morti? Daniele Mondello convinto dell’azione di «un soggetto ignoto»