Ricorre oggi, 10 dicembre, in tutto il mondo la Giornata Mondiale dei Diritti Umani; questa celebrazione, che vuole sancire la fondamentale importanza dei diritti di tutti gli uomini, è stata istituita formalmente nel 1950 durante il 317° meeting globale dell’Assemblea delle Nazioni Unite. La scelta della data è caduta sul 10 dicembre proprio perché solo due anni prima, nel 1948, l’Assemblea Generale dell’Onu promulgava in questo giorno la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, un testo di fondamentale importanza volto a sancire universalmente i diritti individuali dell’uomo a seguito dell’immane tragedia della Seconda Guerra Mondiale. Esso è stato infatti il primo documento, nel tempo e nello spazio, a sancire quali fossero i diritti intoccabili dell’essere umano.
“La Giornata commemora annualmente un evento di eccezionale rilevanza: l’adozione della Dichiarazione universale con la quale la comunità internazionale ha riconosciuto al massimo livello il carattere inviolabile della dignità umana e ha posto le basi per lo sviluppo, nel corso dei decenni successivi, di quel sistema di convenzioni internazionali che rafforza i meccanismi di tutela dei diritti umani”, ha dichiarato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza” proclama il primo articolo della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che con poche e semplici parole elimina secoli di disuguaglianze causate da divisioni di etnia, razza, religione, genere o orientamento. Anche se ancora, in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti Umani, moltissimo c’è da fare per rendere effettivo questo articolo, è di fondamentale importanza che la nostra cultura lo conosca come assioma imprescindibile di convivenza.
Le operazioni per rendere davvero effettivo questo articolo della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani sono sempre in movimento, soprattutto tra le organizzazioni sovranazionali come l’Unione Europea. Dal 2015 infatti le istituzioni europee hanno fatto partire un progetto volto a tutelare e garantire i diritti umani e la democrazia che si concluderà nel 2019 e che impegna gli Stati a “combattere la tortura e i maltrattamenti e proteggere i diritti dei minori”.