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Omicidio Marco Vannini: Antonio Ciontoli è uscito di casa dopo avergli sparato? Inedite dichiarazioni della vicina

13/01/2020 08:56 - Aggiornamento 13/01/2020 09:15

Omicidio Marco Vannini: manca meno di un mese alla sentenza della Cassazione e Quarto Grado nella puntata di venerdì 10 gennaio è tornato ad approfondire la vicenda con un focus sui presunti spostamenti di Antonio Ciontoli subito dopo aver esploso il colpo di pistola che ha causato la morte del bagnino 20enne fidanzato di sua figlia Martina.

Un buco temporale misterioso dopo lo sparo a Marco Vannini: dichiarazioni inedite di una testimone

La notte della tragedia Antonio Ciontoli è uscito di casa, per andare dove? Questo il quesito posto dal conduttore e i suoi ospiti in studio. Il mistero inizia dopo il “forte rumore” udito dai vicini di casa alle ore 23:00/23:25. Lo ha dichiarato in aula la signora Vittoria ed anche un’altra vicina, Maria Cristina, intervistata dall’inviata di Quarto Grado, ha detto: «Verso le undici si è sentito un tonfo sordo. Ho sentito questo botto grande e poi silenzio. E poi scale … un salire e scendere in continuazione non di una ma più persone». Da quel momento Marco Vannini urla, chiede aiuto, si lamenta e le sue grida strazianti vengono udite da diversi vicini di casa dei Ciontoli.

Antonio Ciontoli è uscito di casa dopo aver sparato a Marco Vannini?

Di questo frangente temporale l’unico dato certo emerso dalle carte processuali sono le due chiamate al 118. La prima è delle ore 23:41 quando prima parla Federico, che non risponde alla operatrice ma passa il telefono alla madre, Maria Pezzillo, la quale quando sta per riferire i dettagli dell’accaduto all’improvviso, interrotta da qualcuno accanto a lei, si blocca e dice: ‘Non serve? Vabbè … Nel caso richiamiamo’». Federico, su richiesta della operatrice ‘Mi passi suo padre, per favore’, chiama invece in aiuto sua madre. Perché? Possibile che dopo il ferimento di Marco Antonio si fosse allontanato da casa? E se sì, per andare dove e a fare cosa? «Quella sera io non ho visto né sentito Antonio», ha assicurato la vicina di casa dei Ciontoli intervistata da Quarto Grado, che ha ribadito che quella sera davanti al passo carrabile che lei e i Ciontoli condividono «la macchina di Antonio non c’era». A domanda ‘Lei quando rivede l’auto di Ciotoli?’, la testimone ha risposto celermente: «La rivedo quando riparte l’ambulanza; dopo, che parte dietro l’ambulanza. Ma la macchina davanti al cancello, fino a che non è arrivata l’ambulanza, non c’era».

Maria Pezzillo: nuovi dubbi sulla prima telefonata al 118

Carte processuali alla mano, l’inviata di Quarto Grado ha ricostruito i fatti: a mezzanotte e 6 minuti Antonio Ciontoli entra in scena, è lui a telefonare al 118; sono passati 25 minuti dalla prima telefonata e alla operatrice di Marco dice «è caduto e si è bucato un pochino con il pettine, quello a punta». E tornando alle parole dette dalla moglie nella precedente chiamata, in studio ci si è concentrati sulla espressione usata da Mary Pezzillo, moglie di Ciontoli, proprio nella prima telefonata al 118: Marco «stava facendo il bagno nella vasca e … è entrato … (interruzione e rumori di altre voci in sottofondo ndr) non serve? …». L’ipotesi paventata in studio è stata questa: in quel momento qualcuno è entrato nella villetta dei Ciontoli? Oppure è stato lo stesso Antonio Ciontoli a rincasare dopo essersi assentato per circa 25 minuti?

 

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