Il 19 gennaio 2020, sul palco della manifestazione delle Sardine a Bologna, ci sarà anche Pif, all’anagrafe Pierfrancesco Diliberto, noto regista, sceneggiatore e attore di origini palermitane. Il 47enne, in un’intervista a Il Corriere della sera, ha fatto sapere di sposare appieno la causa del movimento nato proprio a Piazza Maggiore, cuore pulsante del capoluogo emiliano. «Mi hanno telefonato dando per scontato che sposassi la causa. E hanno fatto bene. Finalmente mi sento meno solo. Di colpo mi ritrovo tra tanta gente che ha voglia di manifestare perché non si riconosce in una certa politica. In America su tutto questo ci avrebbero già fatto un film», ha spiegato.
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Pif in piazza con le Sardine a Bologna: «Grazie a loro adesso mi sento meno solo»
Pif ha spiegato che andrà a Bologna «anche per conoscere i fondatori, ringraziarli», ma soprattutto perché «scendere in piazza è meraviglioso e importantissimo»: «Perfino la mafia temeva le piazze. Questi ragazzi hanno fatto tornare le persone a manifestare in un’epoca in cui il massimo sforzo è mettere un like», ha affermato il 47enne siciliano, che ha poi aggiunto: «Tra le Sardine poi non tutti necessariamente la pensiamo allo stesso modo, ma tutti contestiamo una certa visione politica». Pdf ha detto la sua anche sull’eventualità che le Sardine diventino un partito: «Possibile, ma sarebbe un’altra cosa, diversa. Questi ragazzi hanno portato a casa un successo enorme: qualunque cosa diventeranno, nulla sporcherà la loro partenza». Non è la prima volta che il regista de Momenti di trascurabile felicità scende in piazza: in passato lo ha fatto alle manifestazioni antimafia, trovandole però quasi sempre inspiegabilmente deserte. «Mi hanno fatto tornare loro la voglia. Ho già pronto l’abbigliamento: ho comprato online una maglietta con la scritta Bologna Padania. Mi piace vestire vintage», ha chiarito il popolare regista.
«Salvini? Quando aveva l’età delle Sardine lui tirava le uova in faccia a D’Alema: noi non siamo così»
Sardine e Salvini due rette parallele? Sono su poli opposti? Pif non ha dubbi: «Parlo a nome mio, però certo si fatica a immaginare Salvini tra le Sardine. È il simbolo di quella politica che mettiamo in discussione e che riteniamo pericolosa. Ma non si può ridurre tutto a un movimento anti-Salvini». E ancora parlando del leader della Lega ha aggiunto: «Quando aveva l’età delle Sardine lui tirava le uova in faccia a D’Alema: noi non siamo così». L’esposizione mediatica e il ‘metterci la faccia’ non spaventano affatto il regista: «Lo spettacolo è legato alla politica. So per certo di aver pagato le mie prese di posizione, ma ho le spalle larghe per andare avanti. Certo, a volte ho un tempismo che mi dico: sei proprio un cretino. Ma se sono arrivato fino a qui è perché sono fatto così», ha concluso.
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