Stefano Bonaccini, il candidato del Partito Democratico alle elezioni regionali in Emilia Romagna, ha vinto contro la leghista Lucia Borgonzoni grazie a uno scarto del 7,8%. Un piccolo ringraziamento va anche al Movimento 5 Stelle, che con la decisione di correre da solo (e i soli 3,5 punti percentuali raccolti) ha direzionato buona parte del suo elettorato emiliano romagnolo verso il governatore uscente, contribuendo in modo fondamentale alla vittoria del democratico.
Elezioni Emilia Romagna, il PD deve la vittoria anche al Movimento 5 Stelle
A dimostrare l’importanza del Movimento 5 Stelle nel successo democratico è uno studio realizzato dall’Istituto Cattaneo, il quale ha analizzato flussi elettorali riferiti alle città di Forlì, Ferrara, Parma e Ravenna, mettendo in risalto il ruolo determinante dei pentastellati sull’esito del voto. Con una campagna elettorale bipartitica, le elezioni regionali in Emilia Romagna sembravano poter mettere in discussione per la prima volta la supremazia del centrosinistra in una delle regioni rosse per eccellenza. I due candidati, Bonaccini per il PD e Borgonzoni per la Lega, hanno fatto quasi il pieno dei rispettivi elettorati, quindi le scelte degli elettori delle terze forze, in particolar modo del M5s, si sono rivelate decisive.
Stando a quanto riportato dallo studio dell‘Istituto Cattaneo, molti elettori pentastellati (il 71,5% a Forlì, il 62,7% a Parma, il 48,1% a Ferrara) hanno scelto la candidatura di Bonaccini e solo una minoranza ha deciso di optare per il candidato del M5s Simone Benini, o per il centrodestra di Borgonzoni. Nello specifico, gli elettori del M5s alle Europee 2019 che hanno scelto Benini sono stati il 23,4% a Ferrara, il 16,6% a Parma, il 12,6% a Forlì. Per l’Istituto Cattaneo, dunque, “l’espansione elettorale dell’area di centrosinistra guidata da Bonaccini è dovuta alla maggiore capacità di attrazione degli elettori pentastellati, che di fronte all’alternativa tra destra e sinistra hanno optato in modo netto per lo schieramento del presidente regionale uscente”.
Regionali Emilia Romagna, i voti dei Cinquestelle conquistati da Bonaccini
La scelta del Movimento 5 Stelle di correre da solo nelle elezioni in Emilia Romagna non ha pagato. Anzi, gli elettori, probabilmente consapevoli degli scarsi numeri che il Movimento avrebbe raccolto, hanno preferito concedere il loro voto al centrosinistra di Stefano Bonaccini. A sua volta, il candidato dem ha saputo convincere anche gli elettori delle liste di ultra sinistra: a Ferrara, per esempio, il 61,4% di chi nel 2019 aveva votato per un partito a sinistra del Pd ha scelto Bonaccini, e in misura superiore lo stesso fenomeno si è osservato anche a Forlì nel 71,4% dei casi.
A Parma, una città città che negli ultimi anni ha visto affermarsi prima il Movimento 5 Stelle con l’elezione di Pizzarotti nel 2012 e poi il centrodestra nelle elezioni europee del 2019, il centrosinistra con queste elezioni regionali è tornato ad essere il primo schieramento. Anche in questo caso, con Bonaccini al 53,2% sopra di oltre 11 punti rispetto alla candidata Borgonzoni, secondo l’Istituto Cattaneo “sono risultati decisivi gli elettori che nel 2019 avevano scelto il Movimento 5 stelle: quasi due elettori pentastellati su tre (62,7%) hanno scelto Bonaccini e solo il 16,6% ha confermato un voto per il candidato del M5s Benini”.