Rula Jebreal, che ha brillato ieri, martedì 4 febbraio 2020, alla prima serata del Festival di Sanremo 2020, ha rilasciato un’intervista al programma radiofonico ‘Circo Massimo’, commentando la sua avventura all’Ariston e spendendo qualche parola sul monologo contro la violenza sulle donne, trasmesso su Rai 1 dopo la mezzanotte. Un discorso intenso che si apriva con una serie di domande choc poste a due ragazze vittime di stupro nelle aule di un tribunale italiano non molto tempo fa: «Lei aveva la biancheria intima quella sera?», «Si ricorda di aver cercato su internet il nome di un anticoncezionale quella mattina?», «Lei trova sexy gli uomini che indossano i jeans?», «Se le donne non vogliono essere sfruttare devono smetterla di vestirsi da poco di buono».
Sanremo 2020, Rula Jebreal monologo: «Selvaggia Lucarelli mi ha aiutato a dire le cose giuste»
«Domande insinuanti, melliflue, che sottintendono una verità amara, crudele: noi donne non siamo mai innocenti. Non lo siamo perché abbiamo denunciato troppo tardi, perché abbiamo denunciato troppo presto, perché siamo tropo belle o troppo brutto perché eravamo troppo disinibite e ce la siamo voluta», ha proseguito ieri Rula Jebreal, che ai microfoni di Circo Massimo ha spiegato di aver avuto una mano per la stesura del testo: «Dalla Rai ho avuto libertà totale. Ho visto che il direttore di Rai1 si è molto commosso. Mi ha sostenuto fino in fondo. (…) Selvaggia Lucarelli mi ha aiutato a dire le cose giuste. Ho letto che qualcuno ha detto che lei è esperta in ‘zoccolaggine’, parole di una violenza incredibile, che mettono a rischio anche la nostra sicurezza!», ha affermato la giornalista e scrittrice palestinese. All’Adnkronos Selvaggia Lucarelli ha parlato così della felice collaborazione: «Tutto è nato da una telefonata che mi ha fatto Rula la settimana scorsa nella quale mi diceva che le piace come scrivo e mi ha voluto incontrare. Mi ha parlato di quello che voleva dire, quello che voleva raccontare, mi ha fatto leggere quello che era stato già buttato giù dagli autori Rai, e man mano abbiamo costruito insieme il testo che poi Rula ha letto e interpretato a Sanremo!».
L’appello alle colleghe: «C’è bisogno di solidarietà nel mondo delle donne!»
La sua partecipazione al Festival di Sanremo 2020 ha fatto storcere il naso a qualcuno: «Polemiche di Lega e FdI? C’è stato un momento in cui era stato annunciato che avrei fatto un monologo contro la violenza. Ho letto che qualcuno chiedeva di avere il contraddittorio: e lì sono rimasta scioccata!». Un’esperienza emozionante per Rula Jebreal quella di fare da co-conduttrice ad Amadeus: «Prima di entrare c’era un momento di suspence, tutti noi sentivamo la responsabilità per quello che era stato detto prima. Quando sono entrata facevo fatica a guardare davanti a me, c’era mia figlia!». E ancora: «L’energia in sala era bellissima, ma dire quelle parole è stata dura, perché sapevo che mentre le dicevo qualcuno subiva quelle cose!». Infine un appello: «In Italia sono state uccise sei donne la scorsa settimana. Dobbiamo reagire (…) Vorrei dire alle colleghe che c’è bisogno di solidarietà nel mondo delle donne!».
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