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Michele Zarrillo malattia, oggi in gara al Festival di Sanremo 2020: «Ho rischiato di morire»

06/02/2020 16:21 - Aggiornamento 06/02/2020 16:24

Tra i 24 big in gara alla 70esima edizione del Festival di Sanremo 2020 ci sarà lui, Michele Zarrillo, cantautore e chitarrista romano famoso per brani entrati nella storia della musica leggera italiana come Una rosa blu, Cinque Giorni e La notte dei pensieri. Il 62enne ha scelto di proporre quest’anno il brano Nell’estasi o nel fango. Parlando di questa canzone Michele Zarrillo ha detto: «I miei figli giocavano in salone: mi sono seduto al pianoforte ed è uscita di getto. Musicalmente, ci vuole una bella tecnica vocale: da un punto di vista canoro questo per me è il Festival più difficile. Cosa temo? La memoria è il mio punto debole. Dopo 26 anni, ai concerti “Cinque giorni” ancora la devo leggere…».

Michele Zarrillo

 

Michele Zarrillo malattia, oggi in gara al Festival di Sanremo 2020: «Ho rischiato di morire»

Per l’artista si tratta della 13esima partecipazione al Festival: un piacevole ritorno all’Ariston dopo alcuni problemi di salute. In un’intervista di qualche tempo fa a Gente Michele Zarrillo ha parlato dell’infarto che lo ha colpito, non nascondendo la paura provata. La chiacchierata risale al 2017, ai tempi del sessantasettesimo Festival di Sanremo, a cui partecipò con il brano Mani nelle mani, che si piazzò all’undicesimo posto. Di quel periodo faticoso si trova traccia anche nell’album uscito quello stesso anno dal titolo Vivere e rinascere. «Tre anni e mezzo fa ho rischiato di morire. Pensavo di non poter più cantare, figuriamoci arrivare qui ad affrontare di nuovo questo palco, che è sempre una grande prova emotiva!», aveva detto nel 2017 provato Michele Zarrillo.

Michele Zarrillo

«Quando ho fatto il primo elettrocardiogramma sotto sforzo e andava tutto bene mi sono commosso!»

Sempre al settimanale Gente Michele Zarrillo aveva raccontato nel dettaglio l’accaduto: «Ho avuto un infarto. Me la sono vista veramente brutta. Per fortuna non ero in casa da solo, l’ambulanza arrivò in soli sette minuti e l’ospedale era dietro casa mia. Mi operarono d’urgenza e mi misero cinque stent. Ho avuto paura, tanta, di perdere tutto e non solo la carriera!». Il cantautore ha poi proseguito: «Il pensiero che sarebbero potuti crescere senza un padre mi ha dato la forza di guarire. E poi sono stato davvero miracolato: una parte del mio cuore aveva smesso di battere e solo in rarissimi casi, dopo un infarto come il mio, riprende la motilità. Anche i medici erano sbalorditi. Quando ho fatto il primo elettrocardiogramma sotto sforzo e andava tutto bene mi sono commosso!».  

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