Si vive una volta sola, il nuovo film di Carlo Verdone, presentato a Roma lo scorso 14 febbraio, doveva arrivare nelle sale mercoledì 26 febbraio 2020, ma l’uscita è stata rinviata a causa del Coronavirus. Per via della chiusura dei cinema nel Nord Italia, il lancio del lungometraggio è slittato a data da destinarsi. Il regista e attore romano con un videomessaggio su Facebook, non ha taciuto la sua preoccupazione, ma anche amarezza.
Coronavirus, Carlo Verdone sbotta: «Nel 2020 ci troviamo in una situazione da Medioevo»
Si vive una volta sola doveva essere già distribuito, ma visti i casi di contagio del Covid-19 in Lombardia e in altre regioni settentrionali, si è pensato, in via precauzionale, di rinviare il debutto nelle sale del film, per evitare un flop. Una decisione che non ha convinto del tutto Carlo Verdone: «È veramente accaduto l’imponderabile. Doveva essere una giornata di fibrillazione per l’uscita del film e invece… Anche il mondo dello spettacolo si è fermato. Sono incidenti che possono capitare. Però certo è strano che nel 2020 ci troviamo in una situazione quasi da Medioevo, una situazione manzoniana». Carlo Verdone ha voluto anche mandare un messaggio di solidarietà a tutti coloro che stanno soffrendo a causa del coronavirus e a commercianti, operai e lavoratori tutti che hanno subito il contraccolpo economico dell’epidemia: «Quando il film sarà pronto ve lo dirò. Il mio pensiero va comunque a quelle persone che soffrono e combattono, e sopratutto ai lavoratori e imprenditori che vivono nella zona rossa. Quelli sono problemi ancora più grossi che un film!».
‘Si vive una volta sola’ ultimo film: slittata l’uscita per il Covid-19
Si vive una volta sola è il nuovo film corale di Carlo Verdone, che vede nel cast Max Tortora, Rocco Papaleo e Anna Foglietta. Una storia di amicizia che racconta la vita di 4 persone realizzate nell’ambito professionale, ma incredibilmente sole e insoddisfatte. Due chirurghi, una ferrista, un anestesista sono i protagonisti dell’ultima commedia a tratti malinconica del regista romano. In una recente intervista Verdone ha spiegato così l’origine del titolo: «È un invito a cogliere le cose belle finché ci sono. Io non capisco quelli che rimandano le cose più importanti o che fanno progetti per un lontanissimo futuro… Certo, anch’io faccio progetti, ma poi la mia vita la vivo così. Giorno per giorno».