Su ‘Il Messaggero’ è stata pubblicata un’intervista a Tinto Brass, il maestro dell’erotismo, che ha raccontato di aver trovato interessante al Festival di Sanremo 2020 soltanto Elodie, giovane cantante romana che si è presentata all’Ariston col brano Andromeda. Le altre donne che hanno affiancato Amadeus alla kermesse canora? «Prive di espressività, tutte uguali. Sa chi mi è piaciuta? Ce n’era una interessante a Sanremo. Quella con i capelli corti, la cantante. Elodie… Le presentatrici invece non le distinguevo una dall’altra», ha affermato il regista.
Tinto Brass: «Mi piace Elodie. Le donne sul web perdono mistero. Pornhub? Lo trovo stupido…»
Cinque anni fa è stato ritrovato il soggetto di un film inedito La scatola cinese, o Intelligenza artificiale, scritto da Brass assieme a Crepax. Un sodalizio il loro di cui si parla anche nel documentario di Giancarlo Soldi intitolato Cercando Valentina. Il mondo di Guido Crepax, evento speciale che si terrà domani sera a Roma al cinema Lux. I due si sono conosciuti tanti anni fa: «Crepax? L’ho letto, gli ho chiesto l’indirizzo e sono andato a trovarlo a Milano. Lui mi ha fatto cinque disegni per un film, Nerosubianco, per illustrare il sogno di Barbara, la protagonista. E poi lo storyboard di Con il cuore in gola. Erano 42 tavole!».
«Me too? Quello che raccontano le donne è sempre successo nel mondo del cinema…»
Tinto Brass ha spiegato anche quale è il potenziale di Valentina, personaggio di Crepax nato nel 1965: «La libertà, il suo non meravigliarsi di niente, il fare ciò che pensa sia giusto fare. All’inizio le femministe non la amavano. Ma le femministe non hanno il mito della libertà: il femminismo è la proiezione di un desiderio di potere, non di libertà. Massacrarono Crepax, me e Fellini». Sul Me too il regista ha detto: «Quello che raccontano le donne è sempre successo. I produttori nel mondo del cinema molestano le attrici. Una cosa orrenda. Io con le attrici avevo rapporti veri, belli. Con me si confidavano. Ero certo che il #metoo non mi avrebbe toccato. Se sui miei set succedeva qualcosa, e succedeva, era consensuale e alla luce del sole». Sul finale il maestro dell’eros ha strizzato l’occhio alla contemporaneità: «Hanno tutti paura del sesso e della libertà che conferisce a chi lo fa. In internet il sesso viene raccontato in modo meccanico, condizionato alla manifestazione di una sessualità maschile bruta e falsa. Le donne sul web perdono il mistero, gli uomini nascondono la fragilità. Pornhub è il nuovo buco della serratura. Lo trovo molto stupido…».