Il nostro paese sotto la lente di ingrandimento: gli occhi di tutto il mondo sono puntati sull’Italia, paralizzata dal coronavirus. Il quotidiano francese LeMonde ha pubblicato nel corso della giornata di ieri, giovedì 5 marzo 2020, un reportage che racconta di una nazione, la nostra, che pare come ‘addormentata’: “Coronavirus: di fronte all’epidemia, tutta l’Italia è ferma. Il Paese si prepara ad una sorta di confinamento generale”. A dar ragione ai giornalisti d’oltralpe una serie di fotografie realizzate nelle principali città italiane – Roma, Torino, Venezia – completamente svuotate.
Coronavirus Italia news: Roma, Venezia e Torino città deserte
I corrispondenti del quotidiano francese parlano di una “Roma trasformata in una città fantasma, dove i turisti sembrano essere spariti in un lampo: piazza Navona e fontana di Trevi deserte”, mettendo in luce tra l’altro un curioso paradosso: finora la Capitale è stata colpita ‘solo di striscio’ dal Covid-19. Ma Roma non è la sola ad aver subito il colpo: come riporta LeMonde anche Venezia non sembra più la stessa: i battelli sono pressoché vuoti e i turisti vanno via. Nei corridoi delle università di Torino non riecheggiano le chiacchiere dei ragazzi e le risate delle matricole: le aule sono vuote. Stesso discorso per i mezzi pubblici, che, persino nelle ore di punta, non sono affollati. Massima la fluidità al di là dei “treni deserti impregnati da un forte odore di disinfettante” in circolazione tra le metropoli. Un’Italia che non è più lei, che fa fatica a risollevarsi. A reagire, ad alzare la testa.
Pochi turisti, treni fantasma e università svuotate
Sono 3.296 i malati per coronavirus nel nostro paese, con un incremento di 590 persone in più rispetto a ieri, 414 guariti e 148 i morti, 41 in più. Il commissario Angelo Borrelli nel corso della conferenza stampa alla Protezione Civile ha fornito questi nuovi dati nella tarda serata di ieri. “Finora i guariti sono il 10,7% del totale di coloro che hanno contratto il coronavirus, i deceduti il 3,8%”, ha aggiunto. Cifre importanti che tuttavia non riescono ad esprimere in maniera reale gli effetti del Covid-19. Al momento non si può far altro che seguire gli ammonimenti degli esperti, rispettare il decreto del Governo che, tra le tante cose, ha sospeso l’attività didattica negli istituti fino al 15 marzo prossimo, a scopo precauzionale, e avere fiducia nel nostro sistema sanitario. Per contenere un’infezione di cui ancora si sa troppo poco ci vorrà tempo, ma soprattutto pazienza.