La campagna social “io resto a casa” condivisa da tanti personaggi dello spettacolo per prevenire ulteriori contagi da coronavirus non ha lasciato indifferente Claudia Lai: la moglie di Radja Nainggolan, che sta lottando contro un tumore, cerca di rendere l’idea della difficilissima situazione che sta vivendo. E come lei, purtroppo, tantissimi pazienti oncologici. “Che fine faremo?”, si chiede con sgomento la compagna del centrocampista del Cagliari.
Coronavirus, Claudia Lai su Instagram: “Il momento è difficile per noi pazienti oncologici e non solo”
“Grande solidarietà a tutti i medici – scrive sul social Claudia che condivide la sua battaglia – e a tutti gli operatori di area oncologica che, al fianco di tutti gli operatori sanitari, stanno affrontando o si preparano ad affrontare l’emergenza sanitaria causata dal coronavirus. Il momento è difficile per noi pazienti oncologici e non solo”, dice. “A oggi – confessa – mi ritrovo a non trovare farmaci importanti per le mie cure e come me chissà quante persone si trovano nella medesima situazione. È inevitabile contrarre qualsiasi tipo di malattia poiché abbiamo difese immunitarie pari a zero. A me me pare de sogna…”. Il post è accompagnato da un’immagine molto esplicativa su quella che è la situazione coronavirus negli ospedali, al collasso.
“Arrivate voi che avete 23 anni ed un bambino di 5? Voi restate fuori”
“Spiegazione in due parole… – si legge nell’immagine – Finiscono i posti in rianimazione: arriva la vostra mamma di 55 anni che prende la pillola per la pressione ed è asmatica e contemporaneamente un 50enne senza patologie? La vostra mamma resta fuori. Arriva vostro nonno di 70 anni che di pillole ne prende tante e un bambino di 8 anni? Vostro nonno resta fuori. Arrivate voi che avete 23 anni ed un bambino di 5? Voi restate fuori. Vi arrabbierete, sarete disperati, minaccerete di denunciare tutti, spaccherete pronto soccorso, ambulatori o quant’altro, succederà qualcosa? La risposta è no. Potete fare qualcosa adesso, dopo aver letto? Si, semplicemente stare a casa”.