“Cari italiani, in questo momento difficile, voglio dirvi che non siete soli. In questo momento, in Europa siamo tutti italiani”, recita così il tweet di Ursula Von Der Leyen, presidente della Commissione Ue, che ha lanciato un videomessaggio per esprimere la sua vicinanza ai cittadini che stanno fronteggiando l’emergenza Covid-19. Purtroppo ieri, giovedì 12 marzo 2020, è stata una giornata da dimenticare per i mercati: Piazza Affari al -17%, la peggiore della sua storia. Per questo si attende con impazienza la bozza del decreto, vale a dire la ‘manovra’ anti-Coronavirus, che il governo vuole varare entro la fine della settimana, per sospendere alcune scadenze fiscali imminenti, a partire da quelle per l’Iva del 16 marzo 2020.
Coronavirus, bozza decreto anti Covid-19: quarantena è malattia, tutte le novità
Bisogna correrei ai ripari. La prima ipotesi per il nuovo decreto è che la soglia per beneficiare dello stop dei versamenti Iva, delle ritenute Irpef e dei contributi Inps, sia quella di chi fattura meno di 400 mila euro nel campo dei servizi e 700 mila euro nel campo della cessione dei beni. Come riporta ‘Repubblica’ “i periodi di quarantena con sorveglianza attiva o di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva saranno equiparati alla malattia, certificata dal medico curante. La bozza del nuovo decreto anti-Coronavirus pone però a carico dello Stato, anziché a Inps e datori di lavoro, i costi per i lavoratori privati in malattia”. Sempre nella bozza del decreto sono incluse misure sanitarie e di ordine pubblico. Incentivi saranno volti alla produzione di mascherine, 4 milioni all’istituto superiore di sanità. Inoltre i prefetti potranno requisire alberghi o altre strutture sanitarie private. È stato indetto pure un bando per l’assunzione immediata di 120 ufficiali medici e 200 infermieri con il grado di maresciallo nei ranghi dell’Esercito.
Cassa integrazione, sussidi e congedo parentale
Il decreto contiene anche le attese disposizioni sul lavoro con il raddoppio della cig portata a 5 miliardi. “La cassa integrazione in deroga varrà per l’intero territorio nazionale e per tutti i settori; l’integrazione salariale varrà per le aziende da 5 a 50 dipendenti. Il sussidio di disoccupazione sarà allargato per gli stagionali non coperti dalla cig in deroga”, si legge su ‘Repubblica’. La cassa integrazione ordinaria con procedura semplificata e cassa integrazione in deroga, estesa a tutti i lavoratori dipendenti, potrebbe interessare fino a 2,6 milioni di impiegati e operai. Sale a 15 giorni aggiuntivi il congedo parentale, in alternativa il voucher da 600 euro attraverso la formula del libretto famiglia. Il voucher baby-sitter da 600 euro che può salire a 1000 euro per le famiglie monogenitore e per sanitari e ricercatori. Altra ipotesi quella di un congedo speciale al 30% di 12 giorni per i figli fino a 12 anni (e senza limiti di età per i figli disabili), che salirebbe all’80% per i redditi bassi.
Coronavirus, bozza decreto: obiettivo sostenere la liquidità
La quarantena sarà equiparata alla malattia nel settore privato. Per quanto concerne gli autonomi (partite Iva), senza dipendenti o con dipendenti, sarà sospesa la rata di maggio dei contributi previdenziali e sarà prevista l’attivazione delle casse previdenziali di appartenenza per artigiani e altre categorie. Obiettivo è quello di sostenere la liquidità: per questo si è puntato al
potenziamento del fondo centrale garanzia, Confidi e alla sospensione delle rate mutuo per i cassaintegrati. Pure l’attivazione del Fir, il fondo del parziale indennizzo dei risparmiatori e la moratoria dei finanziamenti (mutui, leasing, aperture di credito, finanziamenti).
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